Recensioni

Electronauts

di: Simone Cantini

La realtà virtuale starà anche avendo uno sviluppo quanto mai limitato e marginale, spesso imbrigliata all’interno di schemi ludici decisamente limitati e, talvolta, ripetuti allo sfinimento. A differenza della massa, però, i ragazzi di Survios sembrano bene avere chiare le potenzialità offerte dalla tecnologia, che non hanno esitato a sperimentare all’interno delle loro eclettiche produzioni, capaci di spaziare con successo da un genere all’altro. E così, dopo le futuristiche sparatorie di Raw Data e le adrenaliniche (e sfiancanti!) corse di Sprint Vector, il team statunitense è pronto a renderci provetti DJ grazie al nuovissimo e fiammante Electronauts.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Il ritmo nel software

Prima di addentrarci nei meandri di questo articolo, è bene chiarire subito come Electronauts non sia un gioco vero e proprio, vista la totale assenza di obiettivi e stimoli che vadano oltre il mero arrangiamento di brani musicali. Quindi, se l’idea di diventare novelli Bob Sinclair non fa per voi, oppure non potete vivere senza l’angosciante caccia al punteggio più elevato, difficilmente potrete rimanere coinvolti da quello che è più un versatile (per quanto limitato) tool musicale, piuttosto che un’esperienza ludica a 360°. Tutto quello che potremo fare, una volta caricato Electronauts, sarà semplicemente scegliere uno tra le decine di brani presenti al suo interno, composti da elementi di spicco del panorama elettronico come Steve Aoki o Krewella, per poi lanciarci in un’interattiva sessione di remixaggio. Calati all’interno di un ambiente virtuale dai toni acidi e psichedelici, differenti a seconda del pezzo selezionato, avremo a disposizione tre differenti console, tramite le quali sarà possibile agire in tempo reale per modificare, creare o effettare la canzone prescelta. Utilizzando una coppia di Move, saremo in grado di suonare in diretta alcuni strumenti musicali (arpa elettrica, pad ed altri), che il software provvederà a sincronizzare in maniera impeccabile con la musica, così da evitare storture e stonature. Sarà possibile, inoltre, registrare brevi porzioni di audio, che potremo aggiungere a piacimento al mix finale. Non manca anche tutta una serie di effetti programmabili in minima parte, oppure che potremo applicare on the fly durante la sessione. Il core dell’esperienza, comunque, è rappresentato dall’editor dei beat, tramite il quale potremo decidere la durata e l’ordine dei vari campioni, modificarne le dissolvenze di passaggio, oppure variarne gli strumenti suonati in determinate sezioni. Una volta deciso il nostro arrangiamento potremo quindi salvarlo, anche se spiace constatare come i mix creati saranno fruibili unicamente all’interno del programma: sotto questo punto di vista la possibilità di esportarli, oppure condividerli online, sarebbe stata sicuramente gradita.

Last night a DJ saved my life

Il sofware, così come è stato progettato, funziona in maniera decisamente egregia e funzionale allo scopo, ma tutti gli sforzi compiuti in tale direzione sarebbero stati inutili se non accompagnati da un sistema di controllo adeguato. E sotto questo punto di vista i cari e vecchi Move si sono rivelati una scelta davvero azzeccata, data la naturalezza con la quale è possibile agire su ogni singolo aspetto di Electronauts. I comandi, in questo senso, si sono rivelati quanto mai precisi e reattivi, capaci anche di restituire il giusto feedback tattile laddove richiesto: suonare i pad fendendo l’aria avrebbe sicuramente avuto una resa minore senza il ritorno fornito dalla vibrazione garantita dai controller. Si tratta di piccoli accorgimenti che potrebbero sembrare quasi marginali, ma che dimostrano come Survios abbia ben chiaro il modo in cui è opportuno sviluppare in ambiente virtuale. Un plauso, inoltre, va tributato alla resa visiva di Electronauts, ben calibrata attorno al mood che si respira all’interno di ciascuno dei brani, la cui lista completa la trovate subito prima del commento finale.

  • The Chainsmokers – Roses (ft. ROZES)
  • ODESZA – Say My Name (ft. Zyra)
  • Steve Aoki & Boehm – Back 2 You (ft. WALK THE MOON)
  • Tiesto & John Christian – I Like It Loud (ft. Marshall Masters & The Ultimate MC)
  • ZHU & Tame Impala – My Life
  • ZHU & NERO – Dreams
  • ZHU – Intoxicate
  • 12th Planet – Let Me Help You (ft. Taylr Renee)
  • Netsky – Nobody
  • Dada Life – B Side Boogie, Higher Than The Sun, We Want Your Soul
  • Keys N Krates – Dum Dee Dum [Dim Mak Records]
  • Krewella & Yellow Claw – New World (ft. Vava)
  • Krewella – Alibi
  • Amp Live & Del The Funky Homosapien – Get Some of Dis
  • DJ Shadow – Bergshrund (ft. Nils Frahm)
  • 3LAU – Touch (ft. Carly Paige)
  • Machinedrum – Angel Speak (ft. Melo-X), Do It 4 U (ft. Dawn Richard)
  • People Under The Stairs – Feels Good
  • Tipper – Lattice
  • TOKiMONSTA – Don’t Call Me (ft. Yuna), I Wish I Could (ft. Selah Sue)
  • Reid Speed & Frank Royal – Get Wet
  • AHEE – Liftoff
  • BIJOU – Gotta Shine (ft. Germ) [Dim Mak Records]
  • Anevo – Can’t Stop (ft. Heather Sommer) [Dim Mak Records]
  • KRANE & QUIX – Next World [Dim Mak Records]
  • B-Sides & SWAGE – On The Floor [Dim Mak Records]
  • Gerald Le Funk vs. Subshock & Evangelos – 2BAE [Dim Mak Records]
  • Max Styler – Heartache (Taiki Nulight Remix), All Your Love [Dim Mak Records]
  • Riot Ten & Sirenz – Scream! [Dim Mak Records]
  • Fawks – Say You Like It (ft. Medicienne) [Dim Mak Records]
  • Taiki Nulight – Savvy [Dim Mak Records]
  • Jovian – ERRBODY
  • Madnap – Heat
  • MIKNNA – Trinity Ave, Us
  • 5AM – Peel Back (ft. Wax Future)
  • Jamie Prado & Gregory Doveman – Young (Club Mix)
  • Coral Fusion – Klip [Survios original]
  • GOODHENRY – Wonder Wobble [Survios original]
  • Starbuck – Mist [Survios original]

Sarebbe facile bollare sbrigativamente Electronauts come una piacevole sorpresa, ma visto il curriculum di Survios era più che lecito aspettarsi un prodotto di ottima fattura. E sotto questo aspetto il nuovo lavoro del team non delude, pur con tutti i suoi limiti intrinsechi. Lungi dal voler essere un completo e complesso software di editing musicale, Electronauts non è altro che un piacevole passatempo, utile per tutti coloro che desiderano semplicemente rilassarsi riarrangiando in maniera intuitiva e divertente brani composti da alcuni dei DJ più importanti della scena elettronica mondiale. Tutto qua? Sì, tutto qua, ma vista la qualità con cui il software è stato confezionato, una volta consapevoli di quanto stiamo acquistando, è davvero difficile rimanere delusi da Electronauts.