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Recensione DriveClub Bikes

DriveClub fa schifo. Vittima di un day one indegno, l’esclusiva PS4 targata Evolution ha segnato una vergognosa pagina dell’intrattenimento digitale che, difficilmente, potrà essere superata. Promesso completo, poi monco, indi rimandato a data da destinarsi, a dispetto di proclami che lo volevano debuttare con la nuova console Sony. Infine, ultimo smacco per l’utenza pagante, si è affacciato sugli schermi balbettante, privo di funzioni elementari e funestato da un comparto online praticamente inesistente: un vero schifo insomma. Ecco, ora che i (più che giustificati) detrattori del titolo hanno avuto la loro degna soddisfazione, passiamo ad esaminare con serenità DriveClub Bikes, espansione standalone dedicata al mondo delle due ruote.

di: Simone Cantini

DriveClub fa schifo. Vittima di un day one indegno, l’esclusiva PS4 targata Evolution ha segnato una vergognosa pagina dell’intrattenimento digitale che, difficilmente, potrà essere superata. Promesso completo, poi monco, indi rimandato a data da destinarsi, a dispetto di proclami che lo volevano debuttare con la nuova console Sony. Infine, ultimo smacco per l’utenza pagante, si è affacciato sugli schermi balbettante, privo di funzioni elementari e funestato da un comparto online praticamente inesistente: un vero schifo insomma. Ecco, ora che i (più che giustificati) detrattori del titolo hanno avuto la loro degna soddisfazione, passiamo ad esaminare con serenità DriveClub Bikes, espansione standalone dedicata al mondo delle due ruote.

Sei come la mia moto

Paul Rustchynsky, almeno stavolta, è stato di parola: prima della Paris Games Week aveva invitato i fan a mettere da parte qualche soldino, in previsione di una sorpresa che avrebbe coinvolto l’universo di DriveClub. E difatti, proprio durante la conferenza transalpina, DriveClub Bikes si è rivelato in tutta la sua scintillante concretezza. Il DLC, proposto come indipendente per tutti i non possessori del racing, ma anche perfettamente integrato nello stesso in caso sia già stato vomitato un sufficiente quantitativo di offese, trasferisce l’adrenalinico mondo rombante di DriveClub nel magico reame delle Superbike. E la missione, a scanso di equivoci, si può dire ben riuscita, seppur con qualche riserva. Un plauso va innanzitutto tributato al gameplay che, a dispetto di quanto si possa pensare, non si limita a riproporre pedissequamente tracciati e temporali già visti a suo tempo: anche se siete veterani del titolo ci vorrà una bella manciata di gare prima di prendere confidenza con il sistema di guida utilizzato che, seppur condividendo la natura fortemente arcade dell’originale, si è rivelato ben cucito attorno ai nuovi veicoli. Imparare a gestire frenata ed accelerazione, scie, entrate in curva e staccate sarà fondamentale per avere la meglio lungo i quarantadue eventi che, complici anche un’IA avversaria decisamente aggressiva, vi faranno sputare sangue per ottenere tutte le fatidiche stelle. A non mutare affatto (e per fortuna, aggiungo io) è il feeling complessivo di gioco che, volutamente lontano da velleità simulative e tuning, concentra tutto sulla velocità di gioco, mai come in questo caso fortemente avvertibile. Niente danni, as usual, né cappottamenti, ma se cercate questi aspetti non avete capito bene la filosofia di gioco di DriveClub. Che può piacere oppure no, come è giusto che sia, ma che è stata fin da subito (almeno questa) ben delineata dai ragazzi di Evolution.

Garage striminzito

Parlando di carne al fuoco, visto il prezzo di vendita (€ 19,99 se stand alone, € 14,99 se si è già in possesso di DriveClub), non ci si può quasi lamentare: gli eventi, seppur calati all’interno dei tracciati storici del titolo, spaziano dalle classiche gare, alle prove a tempo fino ad arrivare alla sessioni di abilità, qua per forza di cose differenti rispetto al passato. Dite addio alle derapate e date il benvenuto alle impennate, agli stoppie (frenate che porteranno a rimanere in equilibrio sulla ruota anteriore) e alle più canoniche accelerate. Presenti anche la possibilità di organizzare eventi singoli interamente personalizzabili, gareggiare online e lanciare sfide ad amici e club rivali, oltre al poter controllare costantemente le classifiche globali. Inalterato anche il sistema di progressione, legato ai punti fama accumulati gara dopo gara, oltre alla possibilità di editare le livree con colori e motivi inediti. L’ossatura di DriveClub, dunque, viene riproposta fedelmente. Se c’è un punto sul quale occorre però spendere qualche dovuta critica è quello relativo al parco veicoli disponibili, non certo presenti in numero esaltante: parliamo di 12 moto, provenienti da marchi storici del settore come HondaYamaha,KawasakiDucati ed altri, oltretutto non molto differenziate tra loro a livello prestazionale (in netto contrasto con quanto visto nel gioco base). È vero che il team ha già promesso alcuni DLC, tra l’altro gratuiti, ma se il numero di contenuti iniziali fosse stato per lo meno doppio male non avrebbe fatto.

Mi nevicano gli occhi

Che ve lo dico a fare? Tecnicamente parlando DriveClub Bikes è semplicemente fantastico, con una realizzazione poligonale delle moto maniacale ed una cura per il dettaglio estrema. Inoltre, a dispetto delle mie iniziali perplessità, anche il meteo (vero cavallo di battaglia di DriveClub) riesce ad avere un impatto sugli occhi davvero potente, oltre ad influenzare in maniera tangibile il comportamento delle moto. Ovvio che non siamo al cospetto di quanto visto in Forza 6, ma d’altronde parliamo anche di un arcade. Niente da dire, in negativo, anche in merito al sonoro, che può vantare campionature decisamente fedeli all’originale e, se accompagnato da un ottimo impianto audio, vi farà sentire ancor di più in pista.


Alla fine della fiera DriveClub Bikes mi ha davvero convinto. Ad un prezzo non certo proibitivo ci si porta a casa un racing su due ruote onesto e divertente, a patto di amare la formula di gioco originale. Certo, Evolution avrebbe potuto fare un piccolo sforzo in più per quanto concerne il parco veicoli, ma con dei contenuti gratuiti già annunciati si può digerire un po’ meglio il tutto. Personalmente mi auguro che questa idea di rilasciare un titolo base (ovviamente non a canonici prezzi da day one) da ampliare volta volta con espansioni simili venga portata avanti da Evolution, magari con un bel DLC ispirato a Motorstorm. In fondo un assaggio di buggy ce lo hanno già regalato…