Recensione Dragon Ball Xenoverse 2
di: Gianmarco ForcellaFinalmente Dragon Ball torna su console in un nuovo capitolo della saga “Xenoverse”, dopo il successo del primo capitolo. Avrà superato i test del nostro Gianmarco “St Jimmy” Forcella?
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Fermati, tempo!
Dragon Ball Xenoverse 2 riprende esattamente dove la storia del capitolo precedente si era interrotta: dopo aver salvato il mondo dall’imminente distruzione di un demone molto potente, la pace è tornata a regnare a Tokitoki City, che adesso prende il nome di Conton City. La storia è quindi andata avanti ed i difensori del tempo, denominati “Pattuglia Temporale”, sono diventati un’istituzione a Conton City alla quale il personaggio che andremo a personificare si arruolerà.
Ma il periodo di calma è destinato a durare poco: Towa e Mira, i due cattivi del precedente capitolo, hanno assunto il controllo mentale di Bardak, il padre di Goku, e stanno cercando di cambiare in tutti i modi la storia per i loro fini.
Al nostro fianco, ad assisterci, ci saranno molti personaggi provenienti dall’arco narrativo di Dragon Ball, Super (ovvero la nuova saga che sta andando in onda in Giappone) compresa: da Goku fino a Bills, Golden Freezer ed anche Black Goku nel preorder.
Il potere del cambiamento
Dimps, l’azienda che ha sviluppato il gioco, nel programmare Xenoverse 2 ha tenuto bene a mente i problemi di cui molti giocatori / specialisti del settore si sono lamentati con il primo capitolo, tra i quali vi erano senz’altro la “frustrazione” dei tempi di caricamento di Tokitoki City e l’hub stesso.
Da tutto questo, gli sviluppatori hanno saputo trarre insegnamento ed hanno implementato diverse novità o, nel caso di Tokitoki City, rifatto completamente le strutture.
Partiamo per l’appunto dall’hub: come detto poc’anzi, la città si chiama adesso Conton City ed è grande almeno sette volte in più rispetto alla sua precedente versione, sintetizzando il tutto in una grande world map che abbatte del tutto i tempi di caricamento, talvolta lunghi, che il primo Xenoverse proponeva. Conton City offre tantissime aree di esplorazione, tra cui una che ricalca il liceo di Gohan ed una parte del pianeta Namecc.
Essendo quindi la mappa molto ampia, anche la velocità del personaggio diventa essenziale negli spostamenti: ecco quindi la possibilità di usare dei veicoli per muoversi più velocemente, volare (dopo aver effettuato determinate missioni nella storia principale) e di usare dei robot teletrasportatori. Tramite i robot, è possibile anche raggiungere le zone conosciute come “faglie temporali”, ovvero terreni che sono stati portati via dai loro luoghi originali a seguito di distorsioni spazio-temporali, ognuna con i suoi personaggi e missioni particolari. Tra queste, abbiamo:
- La casa di Mr Satan, dove si potranno guadagnare Zeni, ovvero la valuta di gioco, soddisfando le richieste di Mr Satan ed aiutando Great Saiyaman nelle missioni;
- La casa dell’Anziano Saggio, dove bisognerà aiutare Nail a proteggere Namecc;
- La Capsule Corporation, dove è possibile sfidare Vegeta ed utilizzare un robot che permette di creare delle capsule che potenziano il nostro personaggio in maniera permanente fintanto che queste restino equipaggiate;
- La Casa di Majin Bu dove, portando del cibo a Bu, quest’ultimo metterà su famiglia la quale, di rado, ci porterà degli oggetti.
I cambiamenti però non si fermano solo alla mappa di gioco: tutti gli NPC, ad esempio, interagiscono (sebbene in minima parte) con il giocatore e l’intera Conton City è disseminata di personaggi che ci vogliono lanciare sfide. Altra novità è anche l’introduzione di un’altra valuta, ovvero le “medaglie PT”: la loro funzione è la stessa degli Zeni e si guadagnano solo tramite lo svolgimento delle Missioni Parallele, ovvero missioni secondarie e non affini alla storia. Spendere medaglie PT vuol dire, nella maggior parte dei casi, comprare gli stessi prodotti che si avrebbero comprando in Zeni ad un prezzo molto più accessibile; dal venerdì alla domenica poi, c’è un negozio che accetta solo ed esclusivamente le medaglie come valute e vende oggetti e tecniche molto rari.
Ultima ed importante novità da sottolineare, per quanto riguarda il single player, è senz’ombra di dubbio il fatto che non tutti i personaggi sono disponibili fin da subito come insegnanti: Xenoverse 2 ha introdotto un sistema di avanzamento di gradi che, in base al grado per l’appunto, permette al giocatore di avere determinati istruttori e di apprendere determinate tecniche: ad esempio, al grado “medio”, tutta la razza Saiyan sarà disponibile per allenare il nostro personaggio.
Per quanto concerne il multiplayer invece, gli sviluppatori hanno deciso di implementare il sistema di graduatoria della pattuglia temporale, che si azzera ogni settimana, per permettere più rivalità e competitività, nonché un sistema in grado di segnalare al sistema chi esce da una partita poco prima di essere sconfitto e di prendere, quindi, le giuste conseguenze.
Ultima, ma non meno importante, è l’introduzione di una particolare tipologia di missione, quella delle “faglie temporali”, a cui si può prendere parte solo dopo aver trovato un gruppo di circa sei giocatori.
KAIOKEN!
Come funziona Dragon Ball Xenoverse 2 e quali sono le sue meccaniche?
Essenzialmente il gioco rientra nel genere dell’azione sebbene, a nostro parere, possa spaziare tranquillamente anche nei generi di RPG e MMO.
Costruire il proprio personaggio alla schermata d’inizio è una profonda opera di personalizzazione, grazie alle molteplici possibilità che vengono offerte al primo avvio e durante la fase di gioco: la sola scelta della razza (Saiyan, Namecciano, Terrestre, Clan di Freezer o Majiin) è già abbastanza impegnativa; i vari negozi di abilità, accessori e costumi contribuiscono senz’altro all’opera.
Il personaggio ha diversi modi per poter guadagnare esperienza ma i principali (e quelli consigliati), sono lo svolgere delle missioni della storia e quelle parallele. Una volta ottenuti punti a sufficienza, si aumenterà di livello e si otterranno dei punti da distribuire tra alcune statistiche, per potenziare il proprio personaggio. A proposito di potenziamenti: nel gioco sono disseminate anche le sette sfere del drago il cui utilizzo permette di sbloccare nuovi personaggi o altre finalità.
Nelle battaglie, che risultano essere molto dinamiche, il giocatore può equipaggiarsi fino a quattro tecniche e quattro mosse particolare tra cui due super mosse, una per schivare ed una per trasformarsi: alcune razze tra quelle selezionabili, come quella dei Saiyan, permettono difatti la trasformazione. Qualunque mossa particolare è usufruibile attraverso la barra dell’aura mentre, per schivare, è necessario tenere d’occhio la barra del vigore.
Alla fine di ogni missione, si riceveranno degli Zeni. Discorso diverso è invece, come dicevano prima, per le “Medaglie PT”, introdotte per la prima volta in questo capitolo: ottenibili solo con il completamento di missioni parallele (e, in alcuni casi, necessarie per proseguire la storia), sono sostanzialmente delle medaglie che permettono di comprare oggetti a prezzi stracciati rispetto che con la storica valuta monetaria della saga di Dragon Ball.
Infine, non tutte le tecniche possono essere acquistate ed è qui che entra in gioco la figura del maestro: selezionando infatti un determinato maestro, questo insegnerà al nostro personaggio le sue tecniche prerogative.
Cambiamenti temporali
Essendo Xenoverse 2 stato sviluppato unicamente su PlayStation 4, Xbox One e PC, è in grado di poter sfruttare al massimo l’architettura x86 di cui tutte e tre le macchine sono dotate: ciò ha permesso quindi una grafica con più dettagli e colori nitidi. Ciò gli permette anche di poter gestire circa 12 nemici in contemporanea nella missione e di avere un framerate pari a sessanta per secondo. Il comparto audio è invece disponibile solamente in lingua inglese o giapponese, con relativi sottotitoli in italiano.
Shenron, esaudisci il mio desiderio!
Avevamo lasciato un anno fa Dragon Ball Xenoverse affermando che era un esperimento ben riuscito di ridare linfa ad un franchise ampiamente sfruttato, sottolineando la struttura noiosa di Tokitoki City e dello sbilanciamento delle missioni. A distanza di un anno, con Xenoverse 2, questi problemi sono stati senz’ombra di dubbio più che corretti, anzi c’è da dire che con il nuovo hub, Conton City, è stato fatto un lavoro eccezionale.
Sono da lodare anche tutte le proposte inserite per incrementare la durata di gioco, come le faglie temporali e il fatto di aver ampliato ancora di più il roster dei personaggi giocabili disponibili, che ha superato quota cento.
Nonostante tutto ciò, ci sono due cose che ci sentiamo di sottolineare e ci riferiamo alle missioni della storia e quelle parallele: nel primo caso, la storia ha perso quel focus in più che c’era rispetto al capitolo precedente, dando la sensazione che la campagna sia stata accelerata, quasi come se tagliata; nell’altro invece, per le lunghe, le missioni parallele rischiano di diventare estremamente ripetitive e noiose.
Complessivamente, però, il lavoro svolto con Xenoverse 2 è stato senz’ombra di dubbio immenso, fatica che lo rende un degno successore del primo capitolo e che saprà garantire molte ore di divertimento a tutti i fan della saga di Goku e compagni.