Recensioni

Recensione Doom + Doom II

di: Simone Cantini

È sempre un piacere quando le recensioni si scrivono letteralmente da sole, non certo per l’abilità discutibile del sottoscritto, ma prevalentemente perché è il gioco stesso, l’oggetto della analisi, ad essere in grado di raccontarsi senza troppi sbattimenti. Casi rari, ma fortunatamente presenti, come nel caso di Doom + Doom II, la nuova ed ennesima (ma non ne avremo mai abbastanza) riedizione dei due classici immortali di casa id Software. E già scrivendo solo il nome della coppia di produzioni, potrei anche fermarmi senza ulteriore colpo ferire, visto che questa esigua manciata di lettere è più che sufficiente a far comprendere la portata dell’operazione.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Dove tutto ebbe inizio

COMPRATELO! Fine, con questo ho concluso vostro onore. Perché farvi perdere ulteriore tempo a disquisire dei due capisaldi del genere shooter, le pietre di volta capaci di scandire in maniera così determinante la storia del medium videoludico? In fondo, se siete un minimo sul pezzo, sapete benissimo come il nostro hobby si suddivida idealmente in due periodi storici ben precisi: c’è un prima ed un dopo Doom, piaccia o no. COMPRATELO! Sì. l’ho scritto già, ma è solo per ricordarvi quanto sia fondamentale possedere nella propria libreria Doom + Doom II. Anche perché sprecare spazio per raccontarvi delle avventure del nostro marine della UAC e della sua lotta infinita con i demoni vomitati dall’inferno lo trovo alquanto stucchevole, visto che nel corso degli anni mi sono soffermato diverse volte sull’argomento. E poi basterà avviare il pacchetto per potersi tuffare ancora una volta nella mischia, ripercorrendo Knee-Deep in the Dead (là dove tutto ebbe inizio) e ciò che seguì da questo memorabile incipit di pura violenza. COMPRATELO! 

Beh, forse è il caso di spiegare un minimo il perché di questo imperativo: la raccolta in questione non si limita a ripercorrere in maniera pedissequa, come già fatto in passato, la coppia di episodi principali, ma si propone come la più esaustiva e corposa collection di tutto quanto ruota attorno al lavoro di Carmack, Romero e soci. Alle esperienze base, difatti, stavolta id Software ha visto bene di affiancare tutta una serie di episodi collaterali presi di peso dal passato del brand, a cui si va ad aggiungere una coppia di sortite nuove di zecca, realizzate in collaborazione con MachineGames e gli inossidabili ragazzi di Nightdive Studios. Non vi basta? Beh, allora ecco che vi viene sbattuto in faccia il supporto alle mod, che tramite un browser interno vi permetterà di mettere le mani su di un gigantesco numero di livelli aggiuntivi, così da rendere eterna(l) la presenza di Doom + Doom II sulle vostre console. COMPRATELO! Era già qualche riga che con ve lo ricordavo, e quale miglior pretesto per farlo se non citando l’inserimento nel pacchetto dell’id Vault, ovvero una sorta di enciclopedia della saga che, per mezzo di bozzetti ed immagini di repertorio, ci permetterà di immergersi nel dietro le quinte di questo iconico brand.

COMPRATELO!

Beh, ci stava utilizzare questo perentorio ordine anche come titolo di almeno un paragrafo. Sì, è vero che avevo detto che la recensione poteva tranquillamente chiudersi un sacco di caratteri fa, ma poi il publisher non credo l’avrebbe presa bene. E allora non posso esimermi dal dire come Doom + Doom II non si limiti a presentare la più corposa esperienza singleplayer di sempre, ma abbia avuto un occhio di riguardo anche in ottica multigiocatore. E lo ha fatto andando ad introdurre un ingente numero di mappe aggiuntive dedicate, che si sono accodate a quelle storiche. Per chi vuole falciare demoni in compagnia (ma pure altri marine), ecco allora la possibilità di farlo non solo collegati alla rete, ma anche comodamente seduti sul divano, grazie ad una benvenuta modalità in split-screen locale, che fa tanto anni ’90 e proprio per questo ci piace come non mai.

Naturalmente, non potevano mancare anche delle feature volte a migliorare la quality of life dell’esperienza, che si traducono in una serie di filtri grafici in grado di rendere più nitida la presentazione originale, opzioni di accessibilità come se non ci fosse un domani e la possibilità di optare tra la soundtrack storica (sempre attuale e galvanizzante) ed una nuova versione dannatamente accattivante, capace di accompagnare a dovere la mattanza di aberrazioni infernali. E poi ci sarebbe altro da dire, ma in fondo sarebbe solo un continuare ad esaltare Doom + Doom II, dando vita ad un loop panegiristico che preferirei evitare. D’altra parte conosciamo già la bontà del gameplay, di come sia dannatamente attuale e divertente ancora oggi, complice un level design maniacale e perfetto, a cui si affianca una realizzazione tecnica che, pur con tutti limite del periodo, riesce a prendere a schiaffi per stile e personalità gran parte delle produzioni moderne.

COMPRATELO! Dai, ora sono serio e la finisco qua. 10 lettere ed un punto esclamativo, oltre all’averlo già scritto per 6 volte, possono bastare per farvi capire che se non vi decidete a spendere questi 9,99 Euro per acquistare Doom + Doom II, potete tranquillamente prendere le vostre console e buttarle nel bidone dell’immondizia. Aprire il borsello, non solo vi permetterà di mettere mano su due dei migliori videogame mai creati, ma vi consentirà anche di avere accesso alla loro edizione più ricca e completa che si sia mai vista su questi schermi. Tanto per citare in parte una vecchia recensione cartacea, pubblicata ai tempi dell’uscita originale, se non vi piacciono Doom + Doom II, allora non capite davvero niente di videogiochi.