Recensione Denpa Men: They Came by Wave
Denpa Men: They Came by Wave è un perfetto miscuglio di tematiche orientali sapientemente miscelate per essere digeribili al gusto occidentale, sostenuto dall’impiego intelligente della realtà aumentata, tanto da riuscire ad insaporire l’esperienza di gioco e a catturare l’attenzione del giocatore alla ricerca di innovazione. Il tutto con la comodità del Digital Delivery.
di: Giovanni "Abari" PinizzottoGli utenti affezionati alla grande N sono stati ben abituati, negli anni, a divertirsi con le grandi innovazioni proposte da uno dei maggiori marchi della scena videoludica globale accettando, di riflesso, anche le scelte che qualche volta cozzavano con l’andamento generale o con gli standard proposti dai diretti concorrenti. In tal senso, il difficile rapporto della casa nipponica con la diffusione di titoli online, é stato per molto tempo uno dei motivi di arretramento del marchio nel mercato commerciale. Solo negli ultimi anni, grazie anche al valido negozio virtuale, apprezzato inizialmente soprattutto dell’utenza della piccola console di casa Nintendo (3DS), le cose sembrano aver preso una diversa direzione, facendo registrare un incremento di incassi derivati da tale canale di diffusione e dalla presenza di un numero sempre maggiore di capolavori offerti al pubblico, a prezzi davvero contenuti. Un esempio è dato da Denpa Men: They Came by Wave, un perfetto miscuglio di tematiche orientali sapientemente miscelate per essere digeribili al gusto occidentale, sostenuto dall’impiego intelligente della realtà aumentata, tanto da riuscire ad insaporire l’esperienza di gioco e a catturare l’attenzione del giocatore alla ricerca di innovazione.
C’era una volta un Re molto cattivo…
La trama narrativa non brilla di certo per originalità, né tanto meno per la presenza di colpi di scena improvvisi che facciano la gioia dello spettatore giocante. Un’entità malvagia, sospinta dalla sua incolmabile perfidia, ha rapito alcuni Denpa dal loro villaggio lanciando nello sconforto i restanti membri della comunità. I piccoli esseri colorati, privati della pace, decidono di organizzare un esercito, pronti a sfidare il nuovo nemico attraverso pericolosi e intricati labirinti, nel tentativo di liberare i loro amici imprigionati e tornare a vivere felici. Ridotto all’osso, e sinceramente più di così non si sarebbe potuto, l’intreccio narrativo si presenta come eccessivamente sintetico, ma in perfetta linea con i più classici titoli in stile “dungeon crawlers” del passato.
Nascosti tra le onde
Il sistema di gioco è davvero semplice e immediato. Dopo una brevissima spiegazione da parte di uno dei Denpa su quello che è accaduto e sul da farsi, si entra subito nel vivo. Le missioni si presentano tutte molto simili tra loro attraverso vari dungeon, labirinti, stanze e caverne, nel tentativo di ritrovare i compagni rapiti affrontando, di volta in volta, i cattivi di turno. Componente fondamentale del gioco, nella ripetitività dello svolgimento dei combattimenti a turni, è la strategia da adottare. Difatti diventa fondamentale, per affrontare le diverse insidie, munirsi di una squadra che abbia componenti diversificati e con le caratteristiche adatte al raggiungimento dell’obiettivo. Arruolare i Denpa utili a comporre i Dev Team, variabili nel numero a seconda della missione da affrontare, rappresenta uno degli aspetti più divertenti del gioco. Sfruttando la fotocamera e la realtà aumentata si avvia la caccia “ai soldati” che andranno a rinfoltire il coraggioso esercito. Il sistema, sfruttando le onde radio emesse da modem, router wifi e AccessPoint vari, farà apparire degli esseri fluttuanti sul display che ritrae l’ambiente circostante ripreso dalla fotocamera. A questo punto, sarà fondamentale girovagare per le stanze di casa, spingersi in luoghi pubblici alla ricerca di HotSpot (per i più intrepidi) armeggiando con il 3DS in tutte le direzioni alla ricerca del Denpa giusto. Tale sistema di “reclutamento”, oltre ad apparire interessante ed estremamente divertente, porta con se anche la possibilità di variegare l’esperienza di gioco di ognuno, non essendo per nulla semplice, né tanto meno scontato, riuscire a scovare i personaggi più rari. A tal proposito, gli sviluppatori, per aumentare l’esperienza di condivisione, hanno implementato delle vie alternative a quelle del semplice sfruttamento delle reti Wifi cui si accennava poc’anzi, permettendo di usare QrCode aggiuntivi corrispondenti a Denpa particolari, fotografati con l’obiettivo della console o trasferiti dai vari giocatori. Previsti anche dei canali ufficiali dove reperire tale materiale. Il livello di sfida proposto durante tutta l’avventura è davvero ben bilanciato e mai frustrante. La ricerca costante di nuovi membri da inserire nel team, insieme alle scelte oculate da fare per andare avanti con l’avventura, rappresentano un aspetto strategico da non sottovalutare, soprattutto quando sarà indispensabile aggiungere potenziamenti, oggetti ed elementi da combinare, che daranno risultanze diverse a seconda dei vari Denpa a cui verranno assegnati. Le schermate di gioco sono semplici e immediate, quindi non si avrà alcun problema a prendere confidenza con i meccanismi di gioco. Sebbene i combattimenti siano ripetitivi, difficilmente appariranno come noiosi. Interessante, visto la difficoltà di reperire Denpa dalle caratteristiche particolari, il poter riportare in vita quelli già eliminati. Se non si vuole perdere molto tempo nella preparazione delle battaglie, comoda, ma non sempre efficace, appare la funzione automatica, che lascia all’intelligenza artificiale il completamento e la gestione dei dettagli. L’intera avventura si completa in circa 12-15 ore ed è un vero peccato che gli sviluppatori non abbiano previsto una modalità multiplayer, componente che avrebbe decisamente aumentato il monte ore del divertimento e arricchito l’esperienza di gioco.
Un mondo di colori e poche note
Un look grafico di tutto rispetto contraddistingue il gioco. Scenari molto colorati e allegri vengono popolati da personaggi caratterizzati bene, e differenziati anche meglio, non tanto nei toni cromatici o nelle caratteristiche offensive, quanto nei tratti del viso, talvolta buffi, talaltra seriosi o, addirittura, irosi. I diversi Dunpa assomigliano tanto ai Teletubbies e come loro sono coperti interamente da tutine neutre di diverso colore. Anche il design degli ambienti proposti, sebbene ridotto a corridoi e stanze, nel complesso non sfigura. L’aspetto sonoro, invece, è del tutto secondario. Ci sono pochi accompagnamenti e la colonna sonora non é certo destinata ad entrare nella storia. Tenuto conto, comunque, del tipo di gioco proposto, tale scelta non è certo da imputare ad un difetto.
E chi se l’aspettava?
Dunpa Men: they came by wave è uno di quei titoli che all’apparenza sembra sfuggire ai canoni commerciali, rispondendo solo ai dettami del divertimento, ma in realtà ha dalla sua i numeri giusti per far segnare risultati importanti. Proposto a meno di 10 euro, esclusivamente via download, offre un buonissimo monte ore di gioco, tante possibilità di crescita e personalizzazione dei personaggi, portando una veste grafica di tutto rispetto e un gameplay in parte innovativo, che punta a sfruttare la fotocamera e la realtà aumentata. Se questi sono i segnali che mamma Nintendo vuole mandare ai suoi utenti affezionati, sancendo in questo modo la definitiva apertura verso le frontiere digitali, le premesse non possono che essere davvero ottime.