Recensione Deemo -Reborn-
di: Simone CantiniMondo mobile e console si sono avvicinati sempre più con il passare degli anni, visto l’avvicendarsi di numerose produzioni in questi due universi quanto mai complementari. Le conversioni nell’uno e nell’altro senso si sprecano, ma personalmente ho sempre trovato limitante il veder confluire un titolo pensato per una specifica piattaforma all’interno di pareti non proprie, il tutto soltanto per motivi di mera monetizzazione. È successo, però, che mi sia ritrovato a cambiare radicalmente pensiero, una volta avviata la mia brava copia review di Deemo -Reborn-, peculiare videogame che vide i suoi natali proprio in campo mobile, ma che giunge oggi anche su console, in una duplice veste virtuale e non.
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Musica, maestro!
Tutto ha inizio quando una bambina precipita dal soffitto, attraverso una luminosa finestra, finendo con l’atterrare vicino ad una misteriosa e stilizzata creatura dedita a suonare un pianoforte. Per certi versi alquanto spaventoso, ma di indole tutt’altro che malvagia, il musicante si avvicina alla giovane straniera, dando il via all’avventura che anima Deemo -Reborn-, titolo sviluppato dagli asiatici ragazzi di Rayark, che mescola in mondo intelligente e sorprendente esplorazione, puzzle e musica. Nei panni della bambina dovremo aggirarci per 10 stanze tratteggiate in ogni minimo dettaglio, in cerca di stimolanti enigmi da risolvere, utili per fare luce sull’intrigante universo di gioco e, soprattutto, recuperare preziosissimi spartiti da donare a Deemo, il nostro silenzioso nuovo amico. Quest’ultimo, con la sua straordinaria abilità musicale, rivestirà un ruolo importantissimo nell’economia del gioco, dato che sarà proprio grazie alle note emesse dal suo pianoforte che potremo far germogliare, e crescere poco a poco, un albero, che una volta raggiunta la giusta altezza permetterà alla piccola di fare ritorno al proprio mondo. Il mix che ne scaturisce, per quanto composto da due nature decisamente distanti tra loro, è estremamente accattivante e riuscito, grazie soprattutto all’estrema perizia con cui i vari aspetti del gameplay sono stati curati ed adattati all’universo console. Nei panni della giovane ci troveremo ad esplorare le stanze, in cerca dei vari punti di interazione, in maniera classica ma ben implementata, mentre una volta chiamati ad impersonare il silenzioso pianista, Deemo -Reborn- si trasformerà in una specie di Guitar Hero, con le nostre mani che dovranno muoversi sulla tastiera dello strumento per colpire, con il giusto tempismo, le note che cadranno verso di noi. Ad enigmi di pregevole fattura, caratterizzati da una progressione azzeccata, si affianca un cospicuo numero di brani (siamo attorno alla sessantina), capaci di spaziare tra più generi, che vanno dal pop asiatico alle struggenti suite puramente strumentali. Ovviamente non mancheranno vari livelli di difficoltà (due in modalità VR e tre in quella TV), capaci di dare del filo da torcere anche ai giocatori più pratici dei rhythm game.
L’immersione che conta
Come accennato poco sopra, la conversione PS4 di Deemo -Reborn- si adatta a due distinte fruizioni: liscia e per mezzo di PSVR. Inutile dire che, al netto di una maggiore pulizia grafica, la seconda opzione sia da preferire, sia in termini di ovvia immedesimazione che di semplice immediatezza del gameplay, che rifugge all’utilizzo del DualShock (previsto per la modalità TV) e sceglie la classica coppia di Move. Sebbene i motion controller limitino in parte i momenti esplorativi, con la ragazzina che si sposterà autonomamente nel punto indicato per mezzo della periferica (con il pad potremo muoverci liberamente), è nelle sezioni musicali che la maggiore immediatezza garantita dal tracking delle nostre mani riesce a dare quel boost in più all’esperienza di Deemo -Reborn-: muoversi fisicamente sulla tastiera del pianoforte, difatti, assume tutto un altro colore, oltre a garantire una reattività di esecuzione senza dubbio maggiore. Pur se sprovvisti di PSVR, però, il titolo Rayark riesce ad affascinare senza riserve, grazie al suo bilanciatissimo e riuscito mix di elementi ludici contrastanti, a cui si va ad aggiungere una più che riuscita componente grafica. Pure sul fronte della mera longevità, però, Deemo -Reborn- riesce ad uscire vincitore, visto il numero più che soddisfacente di enigmi e brani (che possono essere ampliati anche tramite dei DLC), in grado di garantire ore ed ore di divertimento.
L’approdo su PS4 di Deemo -Reborn- può dirsi riuscito in maniera decisamente impeccabile, visto il modo in cui i ragazzi di Rayark sono riusciti a convertire l’esperienza nata su mobile. La duplice natura della produzione si sposa alla perfezione con la fruizione casalinga, ed un plauso deve essere rivolto anche alla volontà di rendere il tutto compatibile con la modalità non virtuale. È però con un PSVR ben allacciato sulla testa che l’avventura di Deemo -Reborn- riesce a sprigionare tutto il suo affascinante potenziale, visto il modo convincente con cui ci accompagna all’interno della sua essenza musicale. Al netto di ciò, comunque, è davvero difficile sconsigliare a chiunque l’acquisto del titolo Rayark, che potrebbe rivelarsi davvero una piacevolissima, quanto sorprendente, esperienza.