
Recensione Days Gone Remastered
di: Simone CantiniDifficile non scorgere un pizzico di sfiga nel debutto dell’avventura di Deacon St. John, sicuramente autoprocurata dai ragazzi di Bend Studio, ma in piccola parte anche dovuta ad una precisa situazione di mercato. Nel primo caso, le condizioni non proprio perfette in cui il gioco venne distribuito portarono a valutazioni non esaltanti, con conseguente impatto sulle recensioni e le vendite. L’altro lato della medaglia era da vedere in una sovrabbondanza di produzioni a base di zombie che, 6 anni fa, imperversavano in ogni dove. Un mix di fattori che ha portato l’esclusiva che fu di PS4 ad un’accoglienza piuttosto tiepida da parte di critica e pubblico, migliorata poco alla volta grazie al passaparola dei fan e al lavoro di pulizia del team. Viene però lecito interrogarsi sui perché che si celano dietro al lancio di Days Gone Remastered, soprattutto alla luce di un sequel già cancellato in fase di proposta e ad upgrade gratuito rilasciato a suo tempo per la versione originale.

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Vedo la gente morta, di nuovo
Come già detto, c’è la vita post apocalittica di Decon St. John alla base del plot di Days Gone Remastered e, ovviamente ci sono degli zombie. Tanti, tantissimi zombie. La sceneggiatura, per chi non ha ancora avuto modo di giocare al titolo Bend Studio, ruota attorno alla classica pandemia che ha visto la popolazione della Terra tramutarsi in ammassi di carne non morta, ovviamente desiderosi di cibarsi di coloro con ancora del sangue caldo nelle vene. Un incipit ampiamente abusato che, però, si porta appresso uno sviluppo che, al netto della sua prevedibile natura derivativa, ha il pregio di costruire un racconto ben diretto ed orchestrato.

Tra le immancabili cospirazioni a base di società segrete, misteri governativi ed un mondo pronto a farci la pelle ad ogni passo, a spiccare in positivo è anche il cast di personaggi tratteggiati dal team, che hanno ovviamente in Deacon il loro elemento cardine. Un antieroe credibile e ottimamente interpretato, che sarà un vero piacere accompagnare sino a quel finale maledettamente aperto che, oggi come 6 anni fa, non può che far maledire la decisione di cancellare il prevedibile e dovuto seguito. Ed allora viene spontaneo chiedersi se Days Gone Remastered non sia l’occasione per tastare nuovamente il polso dei fan, e capire se ci sia davvero tutto questo interesse nel veder proseguire questo purulento racconto. Di sicuro modi e tempistiche, però, non sono certo impeccabili…

Corsa contro il tempo
L’ho già scritto in apertura come la versione originale di Days Gone Remastered abbia già ricevuto a suo tempo un aggiornamento gratuito in seguito all’arrivo di PS5, quindi non può che essere alquanto lecito chiedersi quali siano le mire di questa non certo indispensabile riedizione. Il primo elemento che balza agli occhi, una volta aperto il menu principale, è sicuramente la presenza di una nuova voce: Assalto Orda. Parliamo di una modalità che ci chiederà di sopravvivere il più a lungo possibile in un ambiente caratterizzato da obiettivi dinamici, ed in cui dovremo cercare di resistere alle minacce che si faranno sempre più agguerrite e letali man mano che scorrerà il tempo. Oltre alle classiche classifiche online, legate al punteggio ottenuto, la modalità in questione ci permetterà anche di sbloccare personaggi e perk accessori, man mano che accumuleremo esperienza. Condite il tutto con quattro mappe dalle dimensioni generose ed avrete un add-on in grado di fornire un differente approccio al mondo di gioco e che, cosa più importante, risulta pure alquanto divertente. Ovviamente, in mancanza di aggiunte ulteriori, l’appeal potrebbe esaurirsi un po’ troppo in fretta, ma qua siamo nel campo della preveggenza, e non è certo questo il luogo adatto a simili elucubrazioni.

E per quanto riguarda l’upgrade tecnico? Beh, sotto questo punto di vista la situazione cambia non poco, visto che non ci troviamo al cospetto di un restyling in grado di avvicinarsi al remake a 360* di Until Dawn, ma anche solo a quanto fatto per Horizon Zero Dawn. L’impatto estetico è, tutto sommato, rimasto invariato, ad eccezione di un sistema di illuminazione migliorato (avvertibile soprattutto nelle fasi notturne) e di una maggiore definizione e corposità di alcuni elementi ambientali. Certo, un occhio particolarmente attento potrebbe scorgere anche alcune texture migliorate, oltre ad un maggiore ampiezza del campo visivo, ma quando si è tallonati da una gigantesca orda di famelici non morti, si tratta di elementi davvero difficili da prendere seriamente in considerazione. Sul fronte dei preset grafici, come prevedibile, ci troviamo dinanzi ai classici Qualità e Prestazioni, con la prima che punta ai 4K e ai 30 frame al secondo, mentre la seconda opta per il doppio dei frame con una risoluzione ovviamente inferiore. Qualunque sia la scelta, e una volta tolte di torno le perplessità relative al upgrade estetico, sarebbe davvero ingiusto non considerar come Days Gone Remastered sia davvero bello da vedere, grazie anche ad un mondo di gioco ben caratterizzato. L’elenco delle nuove feature previste dall’edizione in questione, non poteva che presentare il supporto al Tempest 3D e al DualSense, che per quanto scolastico nel suo apporto, garantisce sempre un ottimo boost all’immersione, non tanto per l’implementazione classica dei trigger adattivi, quanto per l’eccellente lavoro fatto in chiave feedback aptico.

Ok, non è certo il titolo di cui sentivamo davvero il bisogno (chi ha detto Bloodborne?), ed alla luce degli effettivi aggiustamenti introdotti da Days Gone Remastered il giudizio in questione è davvero difficile da cambiare (ed il voto in calce riflette solo la qualità dell’update). In seguito ai fix introdotti in corso d’opera post lancio originale, l’epopea di Deacon e compagni aveva già dimostrato di essere un validissimo e divertente open world a base di zombie, e non sarà certo il restyling in questione a modificare tale situazione. Se avete già attraversato l’Oregon in lungo ed in largo e siete ancora in possesso dell’installazione originale, valutate se è il caso di spendere i 10,00 Euro richiesti per accedere soprattutto alla modalità Assalto Orda, sicuramente l’aggiunta più corposa ed evidente del pacchetto. Se ancora non avete vissuto sulla vostra pelle l’emozione di essere braccati da una gigantesca orda di zombie, Days Gone Remastered potrebbe essere un acquisto da non sottovalutare, anche se quel finale, in assenza di un seguito, potrebbe farvi salire la carogna come al sottoscritto.