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Recensione Cat and Ghostly Road

di: Luca Saati

Un’avventura grafica non si rifiuta mai, aggiungeteci un gatto come protagonista e un comparto visivo intrigante e allora ecco che hai catturato la mia attenzione. Cat and the Ghostly Road racchiude tutto ciò in una breve esperienza di neanche due ore, ma non tutto funziona come mi sarei aspettato.

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Yang senza il suo Yin

Yang è un gatto randagio bianco come la luna ridotto in fin di vita dal freddo durante una tempesta di neve.  Un uomo anziano sentendo i miagolii di aiuto, salva il gatto e lo cresce con lui. Eccoci così tre mesi dopo ad assistere a Yang che vive quella che si può tranquillamente definire una vera e propria vita da gatto assistendo il suo nuovo padrone mentre dipinge o pianta un ciliegio. Durante la notte l’anima del padrone viene però rubata da un demone e Yang è l’unico che lo può salvare dalla morte affrontando un pericoloso viaggio nel mondo dei fantasmi e dei demoni.

Quello di Cat and the Ghostly Road è un piccolo viaggio nel folklore giapponese con personaggi che nella loro breve comparsa cercano di lasciare il segno. Non tutti riescono in questo compito, ma il racconto è molto piacevole e scorre liscio grazie anche a delle ambientazioni molto ispirate e caratterizzate da un bellissimo comparto artistico.

L’opera dello sviluppatore indipendente BOV è la classica avventura punta e clicca in cui il gatto si muove con la levetta analogica sinistra e con la destra si muove il puntatore con cui interagire con gli elementi dello scenario. Peccato che il team non abbia fatto niente per integrare il supporto al touch screen di Nintendo Switch (cosa che incomprensibilmente praticamente nessuno fa in questo tipo di esperienze). Nella prima parte dell’avventura Yang è dotato di una speciale vista attivabile con un tasto che mette in evidenza gli elementi mistici. C’è anche una borsa richiamabile in qualsiasi momento per unire più oggetti quando possibile e utilizzarli per avanzare. Più avanti si sblocca un’altra abilità che trasforma il gatto in una ragazza così da raccogliere oggetti in punti sopraelevati.

Ci sono un po’ di situazioni stravaganti che gli sviluppatori si sono inventati e alcuni puzzle funzionano piuttosto bene mentre altri lasciano molto a desiderare.  Spesso mi sono bloccato e nel capire come andare avanti ho combinato a caso gli oggetti dell’inventario, così come mi sono ritrovato a premere il pulsante azione sullo schermo in modo casuale nella speranza di raccogliere un oggetto che mi ero perso o sono andato avanti e indietro nello scenario. Insomma in Cat and Ghostly Road per la maggior parte del gioco si procede a tentativi e non mai sempre chiaro come procedere, e per un’avventura grafica questo è un problema molto grosso. Aggiungiamoci poi dei controlli non sempre intuitivi e una camminata del gatto protagonista molto lenta, ed ecco che in men che non si dica la frustrazione si fa sentire.

Commento finale

Non c’è molto altro da aggiungere su Cat and Ghostly Road se non che mi sono trovato dinanzi a una grossa occasione mancata. Narrativamente e artisticamente l’opera di BOV  sa il fatto suo, ma è rovinata da delle situazioni di gioco che non rendono così piacevole la progressione sbagliando proprio in quel punto in cui un’avventura grafica non deve mai sbagliare.