Recensione Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo!
Evviva, il campionato di calcio 2013/2014 è finalmente iniziato ed i campi di calcio di tutto il paese hanno ripreso a costellarsi di magliette colorate, striscioni ed urla di incitamento. Certo è difficile rimanere impassibili al cospetto della Mano di Luce, ilDribbling Illusorio o gli Artigli del Lupo… come di cosa stiamo parlando? Ma siete per caso così antichi e legati alle vetuste consuetudini da vedere negli immancabili FIFA/PES gli unici strumenti per vivere un’emozionate esperienza calcistica? E, cosa ancora più grave, non avete nel vostro armadio la bandiera della Raimon JR High School? Male, molto male… per fortuna Inazuma Eleven 3 è qui per voi!
di: Simone CantiniEvviva, il campionato di calcio 2013/2014 è finalmente iniziato ed i campi di calcio di tutto il paese hanno ripreso a costellarsi di magliette colorate, striscioni ed urla di incitamento. Certo è difficile rimanere impassibili al cospetto della Mano di Luce, il Dribbling Illusorio o gli Artigli del Lupo… come di cosa stiamo parlando? Ma siete per caso così antichi e legati alle vetuste consuetudini da vedere negli immancabili FIFA/PES gli unici strumenti per vivere un’emozionate esperienza calcistica? E, cosa ancora più grave, non avete nel vostro armadio la bandiera della Raimon JR High School? Male, molto male… per fortuna Inazuma Eleven 3 è qui per voi!
Alla conquista del mondo
Sono passati solo 3 mesi da quando Mark Evans e compagni sono riusciti a debellare nuovamente la minaccia di Ray Dark, sconfiggendo nettamente la sua (quasi) imbattibile squadra di talenti. Purtroppo, o per fortuna, quando si ama alla follia il calcio pare proprio non esserci tempo a sufficienza per riposarsi: il Football Frontier International, infatti, è oramai prossimo ad iniziare ed anche per il Giappone è giunto il momento di individuare gli atleti che faranno parte della selezione nazionale.
E così, assieme ai compagni di sempre, nuovi alleati e vecchi avversari, Mark si ritroverà a gareggiare per portare in patria l’ambito titolo, il tutto sfidando le squadre di mezzo mondo a colpi di pallone. Ecco, ancora una volta la trama non è certo il punto focale della produzione di Level-5, ma sarebbe ingiusto condannarla solo per questo. I motivi per cui Inazuma Eleven 3 lascia un po’ con l’amaro in bocca sono altri…
Squadra che vince non si cambia… e tre!!
Va bene che è un titolo ad ambientazione sportiva, ma sposare così tanto un motto potrebbe anche venire a noia. Se non fosse per il titolo e la trama, difatti, difficilmente ci saremmo resi conto di trovarci al cospetto di un episodio inedito. Con la serie Inazuma, infatti, i ragazzi di Level-5 sembrano seguire in toto il percorso che ha sino ad oggi accompagnato le avventure di Layton, ovvero riproporre in versione fotocopia un’infrastruttura ludica che, per quanto decisamente divertente e ben costruita, manca di qualsiasi guizzo innovativo. Immutato il sistema di controllo che, ad eccezione delle sfide calcistiche ancora controllate esclusivamente tramite lo stilo, vanta come feature inedita la possibilità di manovrare Mark tramite l’analogico del 3DS. Gli unici, timidi, tentativi di rinnovare leggermente il gameplay si hanno grazie all’introduzione delle tattiche di gruppo: in occasione dei match 11vs11, difatti, sarà possibile accedere ad alcune tecniche speciali che coinvolgeranno l’intera squadra ed il cui successo immobilizzerà per alcuni secondi l’intera compagine avversaria. Queste si affiancano alle rodate abilità individuali dei singoli giocatori, indispensabili per avere la meglio contro i giocatori più forti del torneo. Niente di nuovo per quanto concerne il resto, pertanto preparatevi a riabbracciare gli scontri casuali 4vs4, le immancabili amichevoli ed il consueto quantitativo spropositato di giocatori extra da reclutare tramite il sistema Soffiatalenti o alcuni distributori sparsi per le varie aree di gioco (toh, allora c’era un’altra novità!). Fortunatamente a rimanere immutato è anche il divertimento che, trattandosi fondamentalmente di un gioco, rimane comunque l’aspetto più importante. Vero è, però, che trattandosi della terza iterazione del brand sarebbe stato lecito aspettarsi uno sforzo creativo un po’ più consistente.
L’arte del riciclo
Trattandosi di un porting della versione DS, sotto il profilo tecnico sarebbe stato assolutamente assurdo aspettarsi virtuosismi tecnici elevati, capaci di mettere in mostra l’hardware della tridimensionale console Nintendo. Messe da parte simili velleità, però, è giusto rimarcare come Level-5 si sia limitata a svolgere il suo bravo compitino da 6 in pagella: il riciclaggio degli elementi tratti dai precedenti episodi è difatti pesantissimo, sia che si parli di struttura degli ambienti, delle animazioni dei personaggi o dell’accompagnamento sonoro.
Vero che è pur sempre un titolo uscito (almeno in Giappone) nel 2010, però spiace constatare una certa pigrizia da parte degli sviluppatori. A risollevare le sorti di un comparto tecnico sicuramente datato ci pensano i consueti intermezzi animati, realizzati come sempre in maniera egregia, al pari delle parti doppiate (in italiano). Sul versante multigiocatore, a dispetto delle migliorie online garantite dal Nintendo 3DS, c’è da registrare la possibilità di sfidare gli amici unicamente tramite il wireless locale: un vero peccato, visto che un comparto competitivo in grado di sfruttare la connessione internet avrebbe sicuramente giovato al gioco.
Inazuma Eleven 3 gioca sul sicuro, rimettendo in campo gli elementi che hanno contribuito al successo di questa comunque originale IP. Se i fan inossidabili avranno di che gioire, ritrovandosi al cospetto di una struttura fedele a se stessa, a rimanere basiti saranno coloro che si aspettavano un gioco che si fosse preso la briga di osare un po’ di più. Fortunatamente, sia che facciate parte dell’una o dell’altra squadra, il gioco c’è tutto, ieri come oggi: longevo e divertente, Inazuma Eleven 3 è pronto a portare a casa la vittoria, per quanto solo per uno a zero. Le goleade le lasciamo al prossimo episodio?