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Recensione Call of Duty Modern Warfare Remastered

di: Marco Licandro

Call of Duty Modern Warfare è indubbiamente uno dei capitoli più famosi, se non il più famoso e al contempo apprezzato della serie, grazie ad un gameplay per l’epoca straordinario, frenetico ma non troppo, una grafica ed un realismo nelle scene e nella narrazione che ha appassionato milioni di fan e ne ha conquistati di altri, senza dimenticare alcuni dei colpi di scena più interessanti mai visti nel corso dei capitoli. Si potrebbe dire che un titolo uscito nell’ormai lontano 2007 potrebbe far storcere il naso ad i neofiti del genere, abituati a ritmi più rapidi ed una giocabilità che si è evoluta molto, tuttavia questo Remastered potrebbe far cambiare idea a tutti in positivo, e forse persino ad Infinity Ward stessa. Vediamo perché.

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Remastered, come si deve

Sono personalmente rimasto a bocca aperta nel guardare e giocare un titolo di quasi dieci anni fa sfoggiare un comparto grafico così valido e così ben fatto. Abbiamo visto ormai decine e decine di remastered nel corso di queste due generazioni, e spesso e volentieri le abbiamo considerate un’operazione commerciale. Qualche texture aggiornata, risoluzione estesa agli ormai classici 1080p, e via, torna sul mercato (ed a prezzo pieno) un gioco vecchio di anni, il quale frutta alla compagnia il massimo guadagno con il minimo sforzo. Ma qui parlare di Remastered è praticamente un eufemismo. Nei ricordi, il titolo è quello che ho giocato anni fa, ma alla vista è sostanzialmente un gioco nuovo. Ci sarebbe da stringere da mano ad ogni singolo membro di Raven Software, coloro che hanno lavorato al progetto di restauro, in quanto dal punto di vista grafico ci troviamo di fronte a texture ad alta definizione, illuminazione e raggi di luce nuovi di zecca, effetti particellari, fisica e persino animazioni ritocate. Non c’è praticamente nulla che non sia stato rivisto, e l’effetto finale è quello di un titolo che non sfigura minimamente rispetto alle produzioni contemporanee.

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Ritorno alle origini

Nonostante il titolo si sente essere invecchiato col tempo, il ritorno alle dinamiche originali di Call of Duty non è affatto male. Al solito si muore con due colpi, ma questa è una caratteristica della serie e le cose sono due: la amate o la odiate. Nonostante tutto non si può sottovalutare il valore di Modern Warfare, un capitolo che ha una delle campagne più belle che si siano viste in uno sparatutto, specie se paragonata al più recente Infinite Warfare (del quale potete trovare la recensione qui) che non non solo non regge quasi il confronto, ma viene addirittura messo in ombra dal gameplay del fratello maggiore. Il remastered sfoggia 60fps fluidissimi, anche nel multiplayer, che al solito non delude nonostante l’età che porta sulle spalle. Avremo a disposizione le stesse 16 mappe, completamente rimasterizzate grazie a visuali migliorate, audio, animazione ed effetti aggiornati, così da riportare sul campo l’esperienza originale. Esperienza che ai neofiti, come detto, potrebbe sembrare più lenta e macchinosa, in quanto no, non avrete scivolate ad effetto con mirino, e neanche le corse sui muri, né tantomeno i salti con jetpack così da evitare i colpi e ripararvi. Avrete però due paia di gambe, che neanche a dirlo a volte non sono sufficienti, in particolar modo quando vi troverete nel bel mezzo di un attacco aereo che non cerca altro che la vostra vita. Avrete quindi modo di giocare d’astuzia, di sfruttare la mappa di gioco, e di attaccare, anche spesso, corpo a corpo, cosa che nell’ultimo Call of Duty risulta davvero difficile. Anche qui il rientro sul campo è rapidissimo, con la possibilità di visionare la killcam così da capire come vi hanno abbattuti e come migliorare le vostre performance.

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Conclusione

Che siate fan della serie o meno, e che amiate gli sparatutto o meno, Modern Warfare Remastered è una delle operazioni di rimasterizzazione più riuscite e godibili mai viste nel panorama attuale, grazie ad un team che ha lavorato sodo e con evidente passione per riportare in auge un titolo vecchio di 9 anni riuscendo a non farlo minimamente sfigurare di fronte alle produzioni più odierne. Il ritorno alle origini fa sentire molto l’effetto nostalgia, ma da anche delle indicazioni sulla direzione da prendere in seguito, in quanto a volte ad innovare e migliorare si rischia di perdere di vista l’idea originale, e non si sa mai che l’accoglienza dei giocatori al titolo non porti Infinity Ward a riconsiderare un ritorno alle origini, per la gioia di tutti i fan.