Recensione Black Clover: Quartet Knight
di: UlellNato nel 2015 dalla penna di Yuki Tabata e pubblicato su Weekly Shonen Jump, Black Clover è un manga che racconta la storia di Asta, un ragazzo che sogna di diventare Imperatore Stregone. Ad ottobre 2017 l’opera è diventata un anime di grande successo, nel quale si inserisce Black Clover: Quartet Knight, un gioco di combattimenti in terza persona, prodotto da Bandai Namco.
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Storia di magia
Nel mondo di Asta la magia è al centro di tutto e tutti possono usarla sfruttando il potere dei grimori, libri speciali che donano agli utilizzatori particolari poteri magici. Purtroppo, durante la cerimonia di selezione del grimorio, il povero Asta non viene scelto, in quanto privo di potere magico. Ma grazie alla sua forza ,frutto di innumerevoli allenamenti, e ad un gesto coraggioso, ottiene il grimorio più raro, quello che sulla copertina nera rappresenta un pentafoglio, che gli dona l’antimagia, un potere capace di annullare gli incantesimi dei suoi avversari grazie alla spada contenuta al suo interno. E in virtù di questo potere, Asta viene scelto per far parte dei cavalieri magici, corpi speciali posti a difesa del suo paese, ed entra nell’ordine del Toro Nero, comandato dal capitano Yami. Ed è da questo incipit che possiamo poi prender parte alla storia del nostro personaggio, che coinvolgerà direttamente il capitano e che non vi racconto per evitare spoiler.
Spada più, spada meno
Il gameplay di Black Clover: Quartet Knight ricorda molto da vicino quanto già visto nelle produzioni del genere uscite ultimamente sul mercato, soprattutto Naruto to Boruto: Shinobi Striker. Potremo scegliere di giocare con praticamente tutti i personaggi del gioco, sia buoni che cattivi. Ognuno di essi ha cinque tasti dedicati per il combattimento: con il tasto dorsale destro faremo un attacco pesante, con il grilletto destro potremo concatenare una serie di attacchi veloci, mentre con il dorsale sinistro potremo parare i colpi del nostro avversario e con il grilletto sinistro fare un attacco speciale. Premendo il tasto di parata e spostando la leva del movimento, il nostro personaggio potrà scansare i colpi nemici. Durante il combattimento si caricherà una barra che ci concederà un attacco speciale, che si attiverà premendo il tasto Triangolo, inoltre potremo raccogliere oggetti (definiti reliquie) che ci doneranno ulteriori poteri speciali. Potremo anche collegare gli attacchi con quelli dei nostri compagni, rendendoli ancor più letali. Ogni personaggio del gioco sarà dotato di svariate colorazioni, sbloccabili tramite l’acquisto con la moneta di gioco che conquisteremo alla fine di ogni combattimento o missione. Le modalità di gioco sono variegate: nella modalita Storia seguiremo Asta e i suoi amici in una avventura che ci terrà occupati per circa 2 ore e mezza, che si possono raddoppiare se completeremo tutti gli obbiettivi di ogni livello. Questi sono vari e sono visibili solo dopo aver completato il capitolo con Asta, e possono andare dalla richiesta di portarlo a termine ad un livello più alto, oppure di utilizzare personaggi alternativi alla storia principale. Ogni capitolo è introdotto da scene animate disegnate appositamente per il gioco e, purtroppo, da immagini statiche dove sentiremo soltanto la voce dei nostri personaggi (doppiati completamente in giapponese). Completando gli obbiettivi verranno sbloccati crediti e titoli per il nostro personaggio, che saranno visibili nelle modalità online. Infatti il vero core di questo gioco è sicuramente il multiplayer, che ci vedrà impegnati in tre tipi di combattimenti 3vs3: Battaglia Semplice, Conquista la Zona e Conquista il Cristallo. Nella prima il nostro compito sarà quello di affrontare i nostri avversari in un semplice combattimento, nella seconda dovremo restare il più a lungo possibile all’interno di un cerchio, nel tentativo di accumulare punteggio e raggiungere quota 100 e vincere la gara, contemporaneamente affrontando i nostri avversari che entrando nel cerchio bloccheranno il nostro timer. Nella modalità Conquista il Cristallo dovremo scortare un cristallo magico fino alla base dei nostri nemici. Le battaglie sono molto caotiche e molto spesso perderemo totalmente di vista i nostri avversari, infatti mentre i personaggi che hanno magie da lancio avranno un mirino dedicato agli avversari, i maghi dotati di attacchi fisici come Asta non ne saranno provvisti, quindi alla lunga i combattimenti diventeranno un button mashing alla ‘ndo cojo cojo. Ci sarà inoltre una sezione dedicata alle sfide, dove vivremo ministorie dei personaggi e potremo sbloccare ulteriori crediti e titoli raggiungendo determinati obbiettivi.
Cell Shading
Essendo un gioco tratto da un anime i ragazzi di Bandai Namco hanno applicato la tecnica del cel-shading per renderlo, per forma e colori, il più simile alla controparte animata, riuscendoci fra l’altro benissimo. I personaggi sono tutti ben resi e caratterizzati, e alcune mosse speciali sono davvero spettacolari da vedere. Al contrario, purtroppo, i minions o i boss che affronteremo nella storia non saranno altrettanto curati, e ci troveremo spesso a combattere con personaggi anonimi e loro versioni recolored o più grandi. I livelli invece sono ben disegnati, e alcuni sono anche dotati di trappole e buche piene di lava che ci porteranno ad una inevitabile morte. Il doppiaggio giapponese è di buon livello e ben sincronizzato e le musiche accompagnano decentemente i combattimenti. Una piccola pecca riscontrata del gioco è la sua incapacità di riconoscere in automatico se la vostra TV è dotata di HDR: esso infatti potrà essere attivato solo a mano dalle opzioni. E se non ci capiterete per caso, come il sottoscritto, si potrebbe correre il rischio di giocare non al massimo della resa.
Pentafoglio
Black Clover: Quartet Knight non è una mera operazione commerciale, come potrebbe sembrare all’inizio del gioco, e soprattutto se ci si dedica solo alla modalità storia. I combattimenti sono caotici ma divertentissimi e ci scopriremo presto mormorare solo un’altra poi stacco dopo due ore di battaglie a colpi di grimorio e magie.