Recensione Beach Buggy Racing
C’era una volta, tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, una delle millemila declinazioni dell’universo mariesco caratterizzata da motori a scoppio, gusci esplosivi e puzza di gomma bruciata. Il planetoide digitale si chiamava Maro Kart e nel corso dei decenni, oltre a mutare il proprio aspetto con il passare delle stagioni, diede origine a tutta una serie di satelliti, più o meno grandi e più o meno scintillanti: Crash Team Racing, ModNation Racers, Wacky Wheels e tanti altri. Ultimo nato da questa esplosione stellare ad approdare, stavolta su Xbox One, dopo aver riempito di polvere digitale i dispositivi mobile, è Beach Buggy Racing. Il titolo di Vector Unit saprà però ritagliarsi uno spazio tutto suo nel firmamento dei giochi di kart?
di: Simone CantiniC’era una volta, tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, una delle millemila declinazioni dell’universo mariesco caratterizzata da motori a scoppio, gusci esplosivi e puzza di gomma bruciata. Il planetoide digitale si chiamava Maro Kart e nel corso dei decenni, oltre a mutare il proprio aspetto con il passare delle stagioni, diede origine a tutta una serie di satelliti, più o meno grandi e più o meno scintillanti: Crash Team Racing, ModNation Racers, Wacky Wheels e tanti altri. Ultimo nato da questa esplosione stellare ad approdare, stavolta su Xbox One, dopo aver riempito di polvere digitale i dispositivi mobile, è Beach Buggy Racing. Il titolo di Vector Unit saprà però ritagliarsi uno spazio tutto suo nel firmamento dei giochi di kart?
Cinture ben allacciate e luci accese anche di giorno
Se avete avuto anche solo la pazienza di leggere il titolo del gioco in questione, praticamente sapete già tutto quello che c’è da sapere in merito al gameplay diBeach Buggy Racing: prendete un gruppo di sei corridori, scaraventateli a bordo di alcuni veicoli super deformed e lanciateli in una folle corsa lungo alcuni coloratissimi tracciati. Ecco tutto quello che vi si presenterà davanti una volta fatto partire il titolo e scelto bolide e pilota. Questi potranno essere selezionati all’interno di un nutrito campionario: i primi, oltre a vantare differenti caratteristiche da vettura a vettura, saranno tutti disponibili sin da subito e potranno essere potenziati tramite i crediti ottenuti vincendo le varie gare. I secondi, invece, verranno sbloccati man mano che proseguiremo la carriera e ognuno di loro potrà contare su di una abilità peculiare, utilizzabile una volta a gara, che permetterà di ottenere un breve vantaggio. Le meccaniche di corsa, ricche di salti e derapate, vuoi per la tipologia di mezzi che per la conformazione delle piste, mi hanno subito riportato alla mente le gare di Motorstorm Pacific Rift piuttosto che il tradizionale Mario Kart. Dove il titolo Vector Unit strizza più di un occhio al classico Nintendo è nella lista dei power up che è possibile recuperare sul terreno di gioco, capaci di ribaltare l’esito di una corsa anche all’ultima curva. E l’intelligenza artificiale, giocando in solitaria, sembra approfittare in maniera sin troppo sospetta di questa possibilità, dato che non sono state rare le volte in cui, a pochissimi metri dal traguardo, sono stato bersagliato dai colpi degli avversari, finendo col vedere sfumare una vittoria che sembrava certa.
Sfide da divano
Pur potendo vantare un prezzo decisamente contenuto (€ 9,90) l’offerta di Beach Buggy Racing è comunque ricca di contenuti: la carriera è, difatti, composta da un centinaio di gare, le quali comprendono corse secche contro 5 avversari, time trial, sezioni di tiro al bersaglio, sfide ad eliminazione ed altro. Se è vero che il primo campionato scivolerà via senza particolari difficoltà e dal secondo tour in poi, complice una IA avversaria che, quando vuole, sa essere davvero bastarda, che le cose andranno complicandosi un po’. Sarà inoltre possibile cimentarsi in campionati peculiari per ogni tipologia di veicolo, organizzare corse singole e partecipare ad eventi quotidiani utili a racimolare crediti. Pregevole anche la possibilità di sfidarsi in locale sino ad un massimo di 6 giocatori, a patto di riuscire a recuperare altrettanti controller. Peccato che, data la natura fortemente sociale e competitiva del titolo, non sia stata implementata alcun tipo di funzionalità online, fattore che avrebbe sicuramente contribuito ad impennare il divertimento e la longevità di Beach Buggy Racing. Una scelta davvero incomprensibile.
Promosso? Di sicuro non sarà il migliore della classe, questo è certo, ma visti gli sforzi compiuti, sia economici che di contenuto, non posso che passare con un voto più che sufficiente Beach Buggy Racing. Il motivo del numero che vedete più in basso, oltre che dalla effettiva bontà del titolo, è da imputare al prezzo ridotto a cui viene proposto. Ovvio che è decisamente fuori luogo paragonarlo a titoli di ben altro spessore (e costo), ma al netto dell’imperdonabile assenza della componente online il lavoro di Vector Unit riesce ad intrattenere in maniera decisamente piacevole. Di sicuro, a meno che non abbiate qualche amico disposto a mangiare la vostra polvere spaparanzato sul divano, lo archivierete dopo pochissimi giorni, ma per lo meno non avrete dilapidato una piccola fortuna per acquistarlo.