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Recensione Batman Arkham City: Armoured Edition

Cos'altro aggiungere a Batman Arkham City che non sia già stato detto e ridetto? D'altronde stiamo parlando di uno dei giochi migliori (se non proprio IL gioco) dello scorso anno, con una media voti da vertigini e una lunga serie di premi ed elogi alle spalle. Non deve essere della stessa opinione Rocksteady, che stregata dalle potenzialità del nuovo GamePad manco fosse ilBATComputer ha deciso di rilanciare sul mercato il suo capolavoro in versione riveduta e corretta.

di: Nicola "Wanicola" Caso

Cos’altro aggiungere a Batman Arkham City che non sia già stato detto e ridetto? D’altronde stiamo parlando di uno dei giochi migliori (se non proprio IL gioco) dello scorso anno, con una media voti da vertigini e una lunga serie di premi ed elogi alle spalle. Non deve essere della stessa opinione Rocksteady, che stregata dalle potenzialità del nuovo GamePad manco fosse ilBATComputer ha deciso di rilanciare sul mercato il suo capolavoro in versione riveduta e corretta.

È l’Uomo Pipistrello, è Batman!

Arkham City Armoured Edition si presenta sostanzialmente come una seconda versione GOTY delle gesta di Batman alle prese con Hugo StrangeJoker e la follia dilagante per le strade di Arkham. Questo vuol dire non solo poter contare sulla presenza di tutto il guardaroba per intero dell’uomo pipistrello (con delle chicche spettacolari per gli amanti del fumetto) e Robin e Nightwing per le mappe sfide ma anche sull’interessante seppur breve appendice post-game dedicata ad Harley Quin e la sua “follia”…Omettiamo volontariamente ulteriori spoiler perché nonostante si tratti di uno dei giochi più discussi e apprezzati del 2011 è innegabile come Rocksteady abbia concepito il pacchetto anche per quei giocatori che si approcciano ad Arkham City su console Nintendo per la prima volta. In questo caso, pur mancando l’originale Arkham Asylum all’appello, preparatevi ad affrontare uno dei più belli Action-Adventure in salsa Open World che vi siano mai capitati per le mani. Un gioco dove tanto i riflessi quanto l’acume saranno messi a dura prova in spettacolari combattimenti, ingegnosi enigmi ambientali e riuscitissime fasi stealth.

Si avvolge nel mantello, è proprio Batman!

A rendere il titolo appetibile anche per coloro avessero già avuto modo di avventurarsi per Arkham in passato ci pensano le nuove caratteristiche implementate appositamente per il GamePad. Poco sorprendentemente la scelta di utilizzare il secondo schermo per visualizzare la mappa, per quanto banale, si rivela un’opzione molto comoda, utile per controllare la zona in rapidità e tracciare destinazioni con un semplice tocco. Proprio come fa Batman sul grande schermo quando interagisce col BatCompuer sul suo braccio. Il GamePad torna poi utile in qualsiasi momento per visualizzare un sonar (poco pratico, meglio la mappa), esaminare i profili dei vari personaggi secondari, selezionare oggetti al volo, navigare nei menù dei potenziamenti e occasionalmente per svolgere azioni contestuali come hackerare i sistemi informatici, lanciare batarang, effettuare scansioni in modalità detective (muovendo il GamePad proprio come inZombiU) e via discorrendo. Se le informazioni passive risultano un’ottima e comoda implementazione (mappa, ecc) non si può dire altrettanto dell’utilizzo dei vari gadget, incastrati a forza solo perché il controller prevede tali possibilità, facendo preferire in questi casi i cari e vecchi comandi analogici. Ancora più intrusivo è però la nuova tuta B.A.T. che da il nome a questa Armoured Edition. L’idea di vestire Batman e Catwoman con delle aggressive tute al lattex simili a quelle orrende viste nei film di Schumacher è infatti accompagnata dalla possibilità di poter ricorrere a una sorta di modalità Berserk previo caricamento del nuovo indicatore a schermo, distribuendo e incassando mazzate. Una volta premuti i due analogici, il delicato battle system fatto di attacchi e contrattacchi cede il passo a un frenetico button mashing dove a ogni colpo corrisponde un morto, con buona pace di chi riteneva il gioco originale troppo ostico soprattutto nei combattimenti in mischia. Una buona carta da giocarsi quando gli scagnozzi Tyrant iniziano ad essere troppo ingombranti ma che di fatto non è essenziale per il corretto godimento dell’avventura. Non si può certo dire che gli sviluppatori si siano limitati a vendere due volte lo stesso gioco insomma. Per quanto marginali, la maggior parte delle nuove introduzioni convincono e donano al gioco quel tocco di “Bat Tecnologia” (mappe tattili, segnali radio direttamente sul GamePad, Hacking in tempo reale) in più che non guasta mai.

È rapidissimo, è furbissimo, è giustissimo e corre, corre Batman!

Ad essere rimaneggiato è stato anche parte dell’impianto tecnico del titolo, ma non tutte le aggiunte risultano più gradite allo stesso modo. La prima cosa che balza subito all’occhio persino al giocatore meno allenato è il frame-rate ballerino che affligge il gioco a partire dal filmato introduttivo. Come i più attenti ricorderanno, l’originale Arkham City girava stabilmente a 30 fotogrammi al secondo, con qualche problema legato alla sincronia verticale che occasionalmente poteva creare qualche fastidio. Per ovviare a questo inconveniente, l’Armoured Edtion ha preferito optare per una soluzione dinamica del frame-rate ma che occasionalmente, soprattutto nelle scene più concitate dell’azione, tende a mostrare il fianco con rallentamenti parecchio vistosi. Le brutte notizie fortunatamente si fermano qua, perché versione Xbox alla mano le differenze sono pressoché minime. I modelli poligonali appaiono più tondeggianti grazie a un miglior filtro per l’anti aliasing ma di contro alcune texture appaiono più piatte di quanto non lo fossero in passato. Fortunatamente siamo sempre nell’ordine di grandezza di dettagli piccolissimi che durante il gioco lasciano il tempo che trovano. A meno che non siate appassionati dei tombini che costellano Arkham, ovvio. Definire migliore o peggiore questa versione è difficile, ma già il fatto stesso che si presenti sostanzialmente identica a quelle concorrenti non è sicuramente incoraggiante per una nuova console che ha ancora tutto da dimostrare. Tuttavia siamo sempre dell’idea che questa prima infornata di porting, per quanto valevoli, non siano indici delle reali capacità del WiiU.

Conclusioni

Quanto detto per Arkham City allora, è valido tutt’oggi. Il titolo non ha perso un briciolo del suo smalto e anzi, l’integrazione del GamePad ha giovato sicuramente all’esperienza di gioco globale. Sicuramente un ottimo titolo da rigiocare oggi su WiiU anche per chi lo avesse già completato all’epoca, ci sentiamo di sconsigliarne l’acquisto solo a chi avesse già puntato la più economica GOTY per le altre console o magari preferisce la potenza bruta della versione PC.