Recensione Atomic Ninjas
Se già non riteneste strano che il nome del gioco di cui sto per parlarvi ha come protagonisti dei “Ninja Atomici” (e Dio solo sa che cosa siano dei guerrieri esperti in arti marziali impestati di uranio), potreste pensare che è ancora più assurdo che in Atomic Ninjas per PS Vita e PS3 i personaggi principali non siano effettivamente in grado di uccidere nessun avversario.
Dei Ninja. Atomici. E abbastanza imbranati. Particolare, vero?
di: Daniele "SteelTurtle" Mancuso
Se già non riteneste strano che il nome del gioco di cui sto per parlarvi ha come protagonisti dei “Ninja Atomici” (e Dio solo sa che cosa siano dei guerrieri esperti in arti marziali impestati di uranio), potreste pensare che è ancora più assurdo che in Atomic Ninjas per PS Vita e PS3 i personaggi principali non siano effettivamente in grado di uccidere nessun avversario.
Dei Ninja. Atomici. E abbastanza imbranati. Particolare, vero?
Ma andiamo per ordine, che è meglio. Atomic Ninjas è sostanzialmente un platform game in “2D e mezzo” basato su classiche meccaniche di Death Match Online. I vari livelli del videogame sono in realtà vere e proprie arene concepite appositamente per l’interazione e lo scontro di personaggi controllati da giocatori umani, per la precisione fino a 4 contemporaneamente.
Le risse al tempo dei Ninja
Secondo i creatori di Atomic Ninjas, i cechi Grip Games, il concept originale del titolo è basato non a caso sull’idea di offrire una immediata esperienza multiplayer all’interno di un mondo strutturalmente semplice e cromaticamente stimolante, in cui l’intero focus del giocatore sia sull’azione in sé e per sé piuttosto che sugli aspetti scenografici di sorta. Se si dovesse individuare fin da subito un aspetto fondamentale del gameplay di Atomic Ninjas, qualcosa che lo distingua dalla miriade di giochi in qualche modo dalle meccaniche simili (mi vengono in mente Crash Commando o Fat Princess), è che per eliminare i propri avversari, siano essi altri Ninja comandati da utenti reali o Bots gestiti dall’intelligenza artificiale, è necessario spingerli a forza di botte o lanci di shuriken verso zone mortali dell’arena come fiumi di lava, trappole, burroni, pareti elettrificate et similia.
Il fatto che non sia possibile uccidere direttamente i nemici è a tutti gli effetti un elemento che innalza di molto il livello di abilità richiesto al giocatore durante gli scontri, proprio perché nella maggior parte dei casi è necessario ingaggiare un nemico molteplici volte, sequenzialmente e con il dovuto tempismo per essere sicuri di terminarlo come si deve.
Ad aiutare allo scopo, all’interno di ogni arena sono disseminati sia oggetti di vario tipo da lanciare contro gli opponenti, sia soprattutto molti “interruttori” di forma cubica che servono ad attivare specifiche abilità tattiche e di attacco del proprio Ninja. Si va dal classico rampino per muoversi velocemente ed evadere dai nemici ondeggiando da una superfice ad un’altra, allo “zaino-razzo” che permette di scalare verticalmente lo scenario di gioco in modo rapido, all’invisibilità, fino all’esotica “Force Grab” che dona al Ninja la capacità di afferrare oggetti pesanti da scagliare contro i nemici.
Queste sono solo alcune delle molte altre abilità sbloccabili nel corso dell’azione, ma va detto che talune di queste, oltre a essere estremamente divertenti da usare (provate la tecnica dello Psycho-Ninja o quella della Telecinesi e sarete d’accordo anche voi), dipendono specificamente dal tipo di guerriero che deciderete di impersonare. Un aspetto interessante dell’ultima fatica dei Grip Games infatti è che potrete modellare la vostra tecnica di gioco in base alla scelta iniziale del protagonista, selezionabile da 7 tipi di “combattenti atomici” a vostra disposizione e ognuno caratterizzato da peculiari capacità di combattimento ma altrettanti punti deboli.
Guerrieri all’uranio impoverito
Che Atomic Ninjas sia permeato da un tagliente senso dell’umorismo è percepibile fin dal tutorial iniziale, nel quale il vostro stereotipato Maestro di arti marziali vi inizierà alla sacra arte dell’eliminazione degli avversari spiegandovi per esempio come un Ninja debba essere “invisibile come una scoreggia in un uragano”, oppure, dopo avervi illustrato come afferrare e lanciare oggetti, che “la prossima settimana vi inviterà a casa sua per spostare i mobili”. Tale atmosfera goliardica sopravvive anche all’interno del gioco vero e proprio, il quale si fa come già detto apprezzare per l’immediatezza delle meccaniche gameplay, l’azione velocissima sullo schermo e per un sistema di controllo piuttosto preciso e funzionale.
Ma è tutto rose e fiori dunque? No, affatto; anzi, dopo aver parlato dei pregevoli spunti di originalità di Atomic Ninjas è bene mettere i puntini sulle “i” su ciò che, a mio modo di vedere, rappresenta una deficienza che potrebbe minare più o meno consistentemente le intenzioni di acquisto da parte di un utente.
In questo videogame non esiste traccia alcuna di una modalità single-player opportunamente concepita allo scopo, né Atomic Ninjas si sforza di mostrare meccaniche adattabili efficacemente alle situazioni in cui un giocatore voglia cimentarsi con delle sfide offline. Intendiamoci, non è necessariamente un difetto che un videogame venga ideato avendo in mente la priorità del multiplayer online, e va pur detto che in Atomic Ninjas esiste una sorta di sistema di “quick match” in cui un giocatore può decidere di allenarsi contro dei Bots controllati dalla CPU, ma la sostanza del discorso non cambia.
Questo videogame è pensato specificamente per essere sperimentato da due a quattro persone preferibilmente online (mentre nella versione PS3 è supportato anche lo split-screen per il multiplayer locale), che piaccia o meno.
Se accettate tale premessa, avrete molti pomeriggi di divertimento davanti a voi fatti di scontri all’ultimo Ninja nell’ambito di frenetici Death Match a squadre, modalitàCapture the Flag, King of the Hill e diverse altre varianti. In fondo, per quanto il sistema di gioco risulti lineare e semplice da padroneggiare, scoprirete che richiede del tempo imparare a utilizzare al meglio l’equipaggiamento dei vostri guerrieri, per non parlare del fatto che il bello di ogni partita multiplayer è che l’intelligenza umana dei vostri avversari di rete rende ogni situazione sempre nuova e imprevedibile.
Scusi, sono Single, dove devo andare?
Ma per gli altri? E soprattutto, per chi acquista questo titolo su PS Vita? Pensateci un attimo: avete una console portatile e probabilmente anche voi come il sottoscritto giocate sul treno, in autobus, mentre aspettate il tram o comunque generalmente fuori casa. Se la componente multiplayer di un videogame non è più un semplice valore aggiunto della produzione, ma diventa praticamente l’unico modo per iniziare una partita, ve la sentireste di comprarlo un titolo del genere? Forse, in un caso simile, i 10 euro del prezzo di Atomic Ninjas farebbero ai vostri occhi un po’ fatica a trovare una giustificazione formale.
Sembra la cosa più scontata del mondo, ma mai è vero come in questo caso che il giudizio sul pur divertente titolo dei Grip Games dipende grandemente dal punto di vista individuale di ogni singolo utente, il quale valuta il valore di un prodotto in base a quanto questo sia in grado di generare divertimento compatibilmente alle proprie preferenze, e magari ad un prezzo ragionevole.
In tal senso forse la versione PS3, dato il contesto casalingo e quindi più affine ai requisiti di connettività in rete della console, può risultare maggiormente appetibile di quella per PS Vita. Peccato però, perché un titolo come Atomic Ninjas, con i suoi ritmi frenetici, le semplici regole di gioco e un intuitivo sistema di controllo, funziona in realtà molto meglio nel contesto dell’handheld gaming che non sul grande schermo di casa.
Se non altro il videogame è un “cross-buy” ed inoltre tutte le partite online della versione PS Vita e PS3 condividono gli stessi server, e questo è decisamente un punto a favore per il valore complessivo della produzione.
Il consiglio per tutti è senz’altro quello di provare la demo disponibile sul PSN; nel migliore dei casi potrebbe piacervi molto e magari non penserete mai come invece è capitato a me che Atomic Ninjas è in fondo sì un bel gioco, ma anche purtroppo un’occasione sprecata.