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Recensione Assassin’s Creed III Remastered

di: Ulell

Dopo la fine della trilogia dedicata ad Ezio Auditore, Ubisoft era alla ricerca di un nuovo personaggio che potesse concludere in gloria la storia di Desmond Miles, erede del famoso Assassino Fiorentino, e che avesse sull’utenza lo stesso impatto emotivo e carismatico del Mentore. Assassin’s Creed III nacque quindi con questa pesante eredità sulle spalle pagando, fin troppo dal mio punto di vista, il paragone fra i due personaggi, dove Ratonhnhaké ton (il protagonista di questo gioco) non poteva che uscirne sconfitto. Con questa nuova edizione Ubisoft tenta di ridare lustro ad un personaggio bistrattato alla sua nascita e mai troppo amato dai player, anche se nella stanza di mio figlio campeggia ancora la sua statua in PVC venduta all’epoca con la collector’s…

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Ripasso

Sicuramente tutti ricorderete la storia di Ratonhnhaké ton ovvero Connor Kenway, ma come davanti ad un esame importante è sempre bene fare un ripasso. Ci troviamo in America durante la guerra d’indipendenza: Figlio di Haytam Kenway e della nativa americana Kaniehti:io, Connor cresce secondo le tradizioni indiane della sua tribù e a 5 anni perde sua madre in un incendio scatenato dal braccio destro di suo padre: Charles Lee, un templare. Dopo un incontro con Giunone, Connor si unisce al ramo decaduto degli Assassini Americani guidati da Achille Devenport, che lo allenerà fino a trasformarlo in un assassino perfetto. Da qui in avanti Connor-Ratonhnhaké ton si ritroverà a combattere contro i templari per vendicare sua madre, fino a trovarsi al fianco di George Washington durante la guerra d’indipendenza americana.

Evoluzione e tradizione

Al contrario di quanto accaduto con la Ezio Collection, in questa remastered di AC:III i ragazzi di Ubisoft hanno cercato di migliorare ed effettuare un upgrade generale dei contenuti, sia dal punto di vista grafico che da quello del gameplay. Per quanto riguarda l’ambito video troveremo una nuova gestione del sistema di illuminazione che rende tutto il mondo di gioco molto più caldo e ”americano coloniale” regalando quel giusto mix fra “far west” e “modernità” che si doveva respirare sul suolo del nuovo continente in quel periodo storico. Sono stati rifatti anche i modelli poligonali dei personaggi principali che ne hanno guadagnato sicuramente in espressività e “plasticità” del volto, seppur lontani dalle ultime produzioni in ambito ludico (e ci mancherebbe!). Anche i tessuti sono stati ridisegnati e adesso non sarà difficile scorgere la loro trama durante le scene più ravvicinate. Sono stati aumentati inoltre gli NPC presenti nelle città e le foreste della frontiera sono state rese più folte. Grazie al nuovo sistema di illuminazione e alla scomparsa della “nebbia” che si notava all’orizzonte nella vecchia versione del gioco, AC:III ci regalerà scorci mozzafiato che ci spingeranno spesso a scattare una foto ricordo. Per quanto riguarda il gameplay i cambiamenti riguardano soprattutto l’interfaccia di gioco ispirata chiaramente alle ultime release della saga. Ad esempio la nuova minimappa ci permetterà di capire la direzione dello sguardo dei nemici ed inoltre potremo nasconderci nell’erba alta e fischiare per attirare i nemici, cosa non possibile nella versione originale del gioco.

L’oro dei farlocchi

Ma è tutto oro quel che luccica? Assolutamente no. I difetti atavici del gioco sono rimasti paro paro a quelli riscontrati all’epoca del rilascio del gioco. L’IA dei nostri nemici è stupida: sarà facile sfuggire al loro sguardo e anche quando combatteremo contro un grosso numero di avversari non sarà difficile vincere. Il sistema di parkour inoltre ha ereditato gli stessi difetti della prima edizione, con il nostro Connor che a volte perderà la fluidità di movimento a causa di un cambio improvviso e improvvido di visuale, rischiando così di buttare all’aria tutto il nostro impegno per completare al 100% le missioni ed effettuare una sincronizzazione perfetta.

GoodBye Desmond

Questa edizione di Assassin’s Creed III Remastered ha sicuramente molti pregi, ma non ha risolto i difetti storici del gioco. Se siete appassionati della saga e volete vivere la vita di Connor, questa remastered è sicuramente la vostra occasione, così come se siete vecchi fanboy come il sottoscritto che collezionano qualsiasi cosa riguardi il mondo degli assassini, mentre chi non rientra in queste due categorie difficilmente si farà conquistare da questa nuova edizione del gioco. Ottima la presenza di AC: Aveline tratta dalla versione remastered uscita per Playstation 3 dopo il rilascio su PsVita e di tutti i DLC del gioco.