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Recensione AIPD (Articificial Intelligence Police Department)

Blazing Badger è uno studio di sviluppo tanto prolifico quanto recente che, dal 2014, è giunto alla sua seconda pubblicazione inedita, AIPD (Artificial Intelligence Police Department), un Twin Analog Shooter davvero ben confezionato e disponibile, alla modica cifra di 9,99 euro, per Xbox One, PS4 e PC.

di: Luca "RukaManni" Manni

Blazing Badger è uno studio di sviluppo tanto prolifico quanto recente che, dal 2014, è giunto alla sua seconda pubblicazione inedita, AIPD (Artificial Intelligence Police Department), un Twin Analog Shooter davvero ben confezionato e disponibile, alla modica cifra di 9,99 euro, per Xbox One, PS4 e PC.

Old Style

AIPD, co si diceva poc’anzi, è un Twin Analog Shooter che prende spunto dagli sparatutto degli anni ’80: una navicella spaziale, posta al centro di un’arena circolare che deve far fronte ad una invasione aliena. In linea con le produzioni di quegli anni, lo scopo del giocatore è tentare di raggiungere il più alto punteggio possibile scalando la vetta della classifica. Punteggio che è possibile incrementare molto più velocemente grazie ai moltiplicatori rilasciati dalle astronavi nemiche e a malus di vario tipo che il giocatore sarà costretto a selezionare al completamento di ciascun livello.
Ve ne sono dei più disparati che spaziano dal rafforzamento delle difese nemiche ad una minor mobilità della propria navicella e, ognuno, determina un incremento del punteggio diverso a seconda della gravità dell’handicap che riversa sul giocatore. Come è facilmente intuibile, pertanto, AIPD offre un livello di sfida progressivamente crescente senza contare la possibilità di poter creare da zero una propria modalità di gioco determinando quali malus saranno attivi fin da subito e quali saranno selezionabili nelle transizioni da un livello all’altro.
A compensare i suddetti handicap, il titolo mette a disposizione del giocatore una lunga serie di power-up indispensabili per risolvere le situazioni più critiche. Purtroppo è possibile portare con sé soltanto due potenziamenti per volta, uno difensivo ed un’arma speciale ma, vista la frequenza con cui questi compaiono nella corso della partita, è consigliabile non lesinarle l’uso.
È inoltre possibile modificare l’equipaggiamento della propria navicella (che consta di un’arma di base e di un “accessorio”) man a mano che si raggiungono determinati stretch goal anche se il ventaglio di possibilità offerto in tal senso è davvero esiguo. Si passa, nel caso delle armi, dal classico mitragliatore al più potente fucile a pompa, fino a giungere a dei laser a ricerca che si attivano soltanto in presenza di un nemico. Un’agevolazione, quest’ultima, non di poco conto se si pensa che ogni arma ha una diversa soglia di surriscaldamento e che, una volta raggiunto il punto critico, l’astronave del giocatore rilascia un piccolo esplosivo in grado di danneggiarlo.

Disco Party

AIPD risulta visivamente affascinante grazie all’uso di colori neon fluorescenti e alle esplosioni particellari che finiscono per inondare l’intero campo di gioco di micro poligoni colorati. Le astronavi nemiche sono piacevoli ed estremamente varie, così come il loro pattern d’attacchi, a seconda anche del numero di malus attivi. Per quanto riguarda il comparto audio, invece, ci troviamo di fronte ad una buona traccia techno che fa principalmente da accompagnamento ai rumori prodotti dalle astronavi sul campo di gioco.

Conclusione

AIPD è un buon Twin Analog Shooter, visivamente appariscente e abbastanza vario ma è sufficiente qualche ora di gioco per ottenere tutto ciò che questo titolo ha da offrire lasciando al giocatore il solo obiettivo della scalata al punteggio. Anche se il gioco sviluppato da Blazing Badger si limita a riproporre quanto già visto in produzioni ben più note con Geometry Wars, risulta comunque essere un valido prodotto e, soprattutto, divertente al punto giusto.