Recensione A Way Out
di: Marco LicandroCosa vi dice il nome Hazelight Studios? Li ricorderete probabilmente grazie all’interessante indie Brothers: A Tale of Two Sons, rilasciato cinque anni fa su quasi tutte le piattaforme, mescolando meccaniche puzzle adventure in un gioco collaborativo e dal finale struggente. Con A Way Out, Hazelight Studios ripropone lo stile, creando un vincente ed appassionante gioco multiplayer con diverse sfaccettature interessanti che andremo subito a vedere.
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La bomba
La notizia che spacca è che basta una sola copia del gioco per giocare in due online. La notizia che spacca di più è che in realtà basta una copia per giocare con chiunque online. Cosa significa? Basta che una persona compri il gioco (venduto a prezzo budget) ed inviti un amico a giocare. Infatti, scaricando una versione gratuita del gioco, è possibile giocare gratuitamente il titolo, previo invito, fintanto quindi che il giocatore pagante faccia da host.
Campagna Multiplayer
Il gioco è strutturato per essere usufruito da due persone che guardano lo stesso schermo (anche se giocato online) con una funzione dinamica di schermo condiviso. La barra di suddivisione schermata cambierà infatti da verticale ad orizzontale, aumentando e diminuendo così da dare più importanza ad un giocatore anziché un altro, e fino a scomparire completamente mostrando entrambi i giocatori su schermo.
Il punto chiave
Avete iniziato per la gimmick del multiplayer locale/online, ma resterete per via della storia. Incentrata su due protagonisti che tentano di vendicarsi organizzando una fuga dalla prigione, la narrazione è il pilastro portante del gioco. Rispetto a quanto visto fino ad ora con gli esponenti del genere, come i vari Fahrenheit , Heavy Rain, Beyond, tutti sotto il nome di Quantic Dream, questa si svolge in maniera più dinamica, alternando l’attenzione sulle singole azioni o sui singoli giocatori, senza però ridurre mai la tensione e soprattutto mantenendo alta l’attenzione.
Il gioco dentro al gioco
A Way Out è un titolo composto da puzzle, quick time events (azioni rapide a tempo), fasi shooter, fasi platform, fasi racing, e addirittura fasi arcade. È facile perdere di vista la missione principale quando ci sono così tanti svaghi. Potrete discutere con molte persone e dare risposte diverse (anche esilaranti), ed ogni personaggio ha la sua personalità ed il suo stile di conversazione. Potrete trovare diversi svaghi che permetteranno fasi arcade che richiederanno mira, precisione, pressione di un pulsante a tempo, bilanciamento con l’analogico, ed anche cabinati arcade o giochi da tavolo anni ’80, tutto per alternare un po’ di sana competizione allo stile altamente collaborativo del titolo.
Rifacciamolo
Nonostante si tratti di un gioco che si finisce relativamente presto (parliamo di cinque o sei ore), l’alternanza di stili di gioco, la quantità di bivi nella trama, e la presenza di finali distinti, garantisce al titolo una discreta rigiocabilità. Questo contando anche il fatto che basta un acquisto per giocarlo con gli amici, sia online che in locale.
Pregi e difetti
È difficile trovare molti difetti su un gioco che è chiaramente su binari, e che quindi è limitato a livello di design. Tutto ciò che si può fare è altamente studiato e programmato e non ha ovviamente le libertà di un open world, né tantomeno la giocabilità di un Uncharted, per quanto provi ad imitarlo, ma questo non abbassa la sua valutazione che rimane altamente positiva, grazie ad uno stile e narrazione che risultano piacevoli da giocare.
Traendo le somme
A Way Out è un bel titolo, è ben confezionato, è venduto a prezzo budget, e permette finalmente di giocare con gli amici in locale qualcosa che non sia uno sportivo. Vi consigliamo caldamente di non lasciarvelo scappare.