Xbox Game Pass non è un modello di sviluppo sostenibile secondo l’ex boss di Playstation America
di: Luca SaatiIntervistato da GamesIndustry, Shawn Layden, ex boss della divisione americana di Playstation, ha commentato l’attuale stato di salute dell’industria videoludica.
Layden ha affermato che al momento l’industria si è consolidata ma purtroppo non riesce a raggiungere nuove persone a causa di alcuni limiti tecnologici:
“Per far crescere il pubblico dei videogiochi, dobbiamo andare dove sono loro. Siamo qui da 25 anni, sanno dove siamo e non sono ancora venuti. E c’è una ragione. Dobbiamo interrogarci su quella ragione e capirla.
Perché è qualcosa a cui non vuoi dedicare il tuo tempo? È il fatto che il controller è un pezzo di plastica con 23 pulsanti e sei solo intimidito dal suo aspetto? O è il contesto di i giochi che abbiamo? È solo che non piace alle altre persone? […]
Le persone non comprano console perché vogliono più acciaio e plastica nel soggiorno. Le persone comprano console perché vogliono accedere ai contenuti. Se riesci a trovare un modo per portare i contenuti nelle case delle persone senza una scatola, allora sì, ce l’hai fatta. Tutti hanno una soluzione di streaming di qualche forma. La maggior parte è limitata dal fatto che si disponga di una connessione Internet decente. E non hanno ancora costruito il modello di business che funzioni per questo.”
Layden arriva quindi a toccare l’argomento Xbox Game Pass affermando che, per com’è pensato adesso, non è un modello sostenibile:
“È molto difficile lanciare un gioco da 120 milioni di dollari con un servizio in abbonamento che costa 9,99 dollari al mese. Se lo fai, dovrai avere 500 milioni di abbonati prima di iniziare a recuperare il tuo investimento. Ecco perché in questo momento devi assumere una posizione di guida vendendo in perdita per cercare di far crescere quella base. Ma comunque, se hai solo 250 milioni di console là fuori, non raggiungerai mezzo miliardo di abbonati. Quindi come cerchi quel quadrato? Nessuno ha capito che è ancora uscito.”
Sull’argomento è poi intervenuto il noto insider e analista Benji-Sales che non è della stessa opinione di Layden:
“Presumo che il contesto di quell’intervista si sia perso. No, Game Pass non ha bisogno di 500 milioni di abbonati per essere redditiio. Non è uno scenario in cui la matematica abbia senso. In quel caso Game Pass genererebbe 15 miliardi di dollari a trimestre, ma hanno bisogno di una frazie di quelle cifre per sostenersi.
Forse si riferiva al fatto che l’intera industria stia passando agli abbonamenti? 500 milioni di abbonati sono più di Netflix e Disney+ messi insieme e per i loro contenuti spendono cifre analoghe o persino superiori a quelle investite da Microsoft.”
L’analista ha proseguito affermando che non c’è una chiara indicazione sulla scarsa sostenibilità di progetti da 120 milioni di dollari. 500 milioni di abbonati renderebbero il Game Pass sufficiente a garantire un terzo delle entrate trimestrali complessive di Microsoft, che è una delle aziende più ricche del pianeta. Delle cifre folli che non sono neanche lontanamente immaginabili.