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Xbox + Activision, la CMA convocata dal parlamento UK sul blocco dell’acquisizione

di: Luca Saati

I capi della CMA, l’antitrust britannico, hanno affrontato in parlamento una serie di domande da parte del comitato per gli affari e il commercio del governo per discutere della decisione di bloccare l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft all’indomani della decisione della comunità europea di approvare l’accordo.

I parlamentari hanno chiesto alla CMA di spiegare il perché di una decisione diversa rispetto alla sua controparte europea, e si sono ripetutamente chiesti se la CMA avesse considerato gli effetti del blocco di un accordo come questo sulla reputazione internazionale del Regno Unito.

Capisco la conclusione – che quando viene presa una decisione che blocca un accordo, ci sono domande sul fatto che il Regno Unito sia aperto agli affari“, ha risposto il presidente della CMA Marcus Bokkerink. “Tutte le aziende sanno che c’è una grande differenza tra la creazione di un’impresa, l’investimento in una nuova attività, l’investimento in una startup, la creazione di una nuova attività: c’è una grande differenza tra questo e l’acquisto di un’azienda già consolidata.

Il Regno Unito ha sempre incoraggiato – ed è dovere della CMA incoraggiare – mercati aperti e competitivi. Siamo vigili – come è nostro dovere essere – verso investimenti che consolidino un potere di mercato già consolidato.”

Vorrei contestare la premessa che ci sia un impatto sulla fiducia internazionale nel fare affari nel Regno Unito“, ha continuato Bokkerink, suggerendo che, al contrario, non ispirerebbe fiducia se si vedesse che il Regno Unito “chiude un occhio sulle fusioni anticoncorrenziali“.

La decisione della CMA di bloccare l’accordo si è ripetutamente riversata nell’arena politica, poiché i capi di Microsoft e Activision Blizzard hanno criticato la posizione del Regno Unito sull’accordo come dannosa per gli affari e un segnale che il Regno Unito è meno accogliente per le aziende dopo la Brexit rispetto all’Europa continentale.

La decisione dell’UE di questa settimana ha riaperto il dibattito e una potenziale fonte di ulteriore disagio per il primo ministro britannico Rishi Sunak e il cancelliere Jeremy Hunt, che in precedenza avevano affermato di volere che il Regno Unito fosse visto come la Silicon Valley d’Europa.

Quando è stata interrogata dal Comitato per gli affari e il commercio sul perché la CMA fosse giunta a una conclusione diversa rispetto alla Commissione europea, Sarah Cardell, dirigente della CMA, ha affermato che la differenza risiedeva nel rifiuto della CMA di accettare il rimedio suggerito da Microsoft di un accordo decennale per salvaguardare l’emergente mercato del cloud gaming.

La Commissione [europea] ha convenuto che l’accordo avrebbe dato adito a problemi di concorrenza, non c’è alcuna differenza tra CMA ed EC“, ha detto Cardell ai parlamentari, “ma la Commissione ha comunque ritenuto opportuno accettare il rimedio [di Microsoft]”.

Hanno il loro test da applicare e hanno raggiunto il loro punto di vista, e hanno pieno diritto di raggiungere quel punto di vista. Ma rimaniamo dell’opinione, dal punto di vista del Regno Unito, che non fosse appropriato accettare quel rimedio.”

Cardell ha anche ricordato ai parlamentari l’attuale posizione dell’accordo negli Stati Uniti, dove la Federal Trade Commission sta ancora cercando di bloccare l’accordo attraverso i tribunali.