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The Witcher 3: i dev guardano a Skyrim per ispirarsi

Il terzo capitolo prenderà spunti da The Elder's Scrolls

di: Luca "lycenhol" Trevisson

The Witcher 3: Wild Hunt trarrà ispirazione dal meraviglioso open world di The Elder’s Scrolls V: Skyrim. Ma gli sviluppatori CD Projekt mirano a superare le quest “generiche” ed i personaggi dell’RPG di Bethesda.

Il direttore Konrad Tomasziewicz non vuole iniziare una battaglia di flame con il publisher concorrente. Dichiara infatti che CD Projekt Red ha “sicuramente” un sacco da imparare da Bethesda, specialmente in riferimento a come realizzare un mondo aperto con viste ampissime, ambientazioni ed avventura, anche se Skyrim ha perso l’occasione per essere realmente  immersivo:

Penso che la lezione che abbiamo appreso da Skyrim è che bisogna prestare attenzione a mantenere il titolo immersivo tutto il tempo.

Non puoi farlo se scegli alcune soluzioni generiche o cose generiche in un gioco e Skyrim… era generico. Potreste fare la stessa quest più volte ed a ogni ripetizione, un NPC non sarebbe in grado di farvi notare che l’avete già portata a compimento per lui in precedenza.

Tomasziewicz afferma che per mantenere il livello di immersione, ogni quest deve essere progettata in modo che gli NPC reagiscano in base a quello che il giocatore sta facendo. In Witcher 3 il player potrà vedere segni di ogni scelta fatta nel mondo intorno a lui, con gli NPC che faranno riferimento a cose che sono state fatte, reagendo a seconda dei casi con rabbia o con approvazione.

Combinando il bellissimo mondo open di Skyrim con l’enfasi per la consequenzialità degli eventi nell’universo di gioco, Tomasziewicz spera che The Witcher 3 diventi “l’RPG perfetto”.

The Witcher 3 è atteso per il 2014 per Pc e per le console di prossima generazione, anche se non è stato ancora confermato nessun sistema.