Windows 8: la fine per le console portatili come 3DS e Vita?
Windows 8 strizza l'occhio ai videogiochi
di: Luca "topmoller" ZerbiniNegli ultimi anni il fenomeno del gioco su dispositivi portatili come smartphones e tablet è aumentato costantemente tanto da attirare le attenzioni di società leader nella produzione di videogiochi. Molte persone hanno iniziato a dedicarsi al gioco per la prima volta grazie a queste piattaforme. Certo, molti sostengono che questo non sia vero videogaming ma è innegabile che, numeri alla mano, questo modo di giocare stia piano piano pendendo il controllo del mercato.
Applicazioni come OnLive e Xbox Live potrebbero tramutare questi dispositivi di gioco non convenzionali in una vera esperienza videoludica. Molti hanno ipotizzato che, se la tendenza continuerà, i telefoni cellulari e tablet renderanno le console portatili dedicate, come Nintendo 3DS e PlayStation Vita, irrilevanti in futuro. A proposito, vi proponiamo un video che mostra Call of Duty: Modern Warfare 3 in azione su un tablet.
Come potete vedere, il filmato riprende il best seller di Activision in esecuzione su un tablet dotato di Windows 8, l’imminente aggiornamento del sistema operativo Microsoft che sarà disponibile su “tavolette” e computer. Con questa mossa Microsoft intende unificare i dispositivi dotati del proprio sistema operativo come Windows Phone OS e Xbox 360. In passato la società di Redmond ha dichiarato che non sarebbe stata una buona idea rilasciare un dispositivo portatile dedicato, ma cosa succede se si usano le piattaforme già esistenti come dispositivi portatili?
Se i consumatori possono ottenere un’esperienza di gioco pari ad una console portatile sul proprio tablet Windows 8 o Windows Phone attraverso servizi come Steam, OnLive o XBL, Microsoft non ha bisogno di rilasciare un proprio dispositivo dedicato. Non resta che dimostrare al consumatore che con Windows Phone o Windows 8 è possibile giocare a molti videogames popolari con la comodità di avere i contatti del telefono a portata di mano, browser web, e soprattutto, molte applicazioni a disposizione. E’ forse questo il futuro?