Questa è la decisione definitiva della World Intellectual Property Organization, agenzia delle Nazioni Unite preposta a valutare eventuali violazioni della proprietà intellettuale. Lo scorso febbraio Nintendo ha aperto un esposto in cui accusava che il dominio WiiU.com fosse un palese caso di cybersquatting, vale a dire la pratica di appropriarsi domini internet corrispondenti a prodotti o marchi famosi a scopo di lucro, chiedendone quindi la proprietà. La suddetta agenzia, però, ha respinto la richiesta della casa di Kyoto, in quanto il dominio WiiU.com è stato registrato il 13 gennaio 2004, rendendo vane le accuse di cybersquatting e costringendo Nintendo a contrattarne l’acquisto con gli attuali proprietari.
Un caso simile era già accaduto nel 2006, dove Nintendo fu costretta a comprare il dominio Wii.com da terzi ad una cifra salata.