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Wii Vitality Sensor? Nintendo non sa che farci, dice un neuro-tecnologo

Non basterebbe la semplice conta dei battiti per comprendere emozioni e stati d'animo da applicare in un videogioco

di: Antonio "Difio" Di Finizio

Il successo che Nintendo aveva tratto dalla piattaforma WiiFit, aveva portato la compagnia giapponese verso un nuovo orizzonte: quello di espandere il normale concetto di videogioco attraverso periferiche esterne che mai prima d’ora erano state usate a questo scopo. Fu anche per questo che, nel corso dell’E3 2009, Nintendo presentò al pubblico un device inaspettato: Wii Vitality Sensor, un sensore, appunto, in grado di misurare battito cardiaco e alcuni ritmi biologici.

Così, a livello teorico, gli usi potevano aprire porte dopo porte. L’idea in un horror, ad esempio, di far variare il comportamento del protagonista in base al nostro, sincronizzando in qualche modo gli stati emotivi, era una prospettiva che davvero poteva quasi creare un rapporto diretto tra uomo e macchina. Insomma, sulla carta almeno, era una idea innovativa.

Se non altro, però, dopo la presentazione in pompa magna, il Vitality Sensor è caduto nel dimenticatoio. Ogni tanto se ne sentiva parlare, giusto quando qualche giornalista poneva la domanda a Nintendo, ma poi, ancora una volta, il vuoto.

Recentemente, al NeuroGaming Conference di San Francisco è stata chiesta una opinione in merito a Roger Quy un professore neuro-tecnologo facente parte della compagnia Technology Partners. Secondo il suo parere, il problema di fondo che ha caratterizzato sin da subito la periferica è che essa non è abbastanza sofisticata per fare quanto promette. Conoscere il semplice battito cardiaco, insomma, vuol dire tutto e vuol dire niente. Non basta per capire con esattezza lo stato emotivo del giocatore, sia esso una semplice eccitazione o un più complesso intervallo di emozioni.

Per questi motivi, ha continuato, Nintendo probabilmente non ha mai saputo e non sa cosa farsene di questo sensore, resasi conta solo in ritardo di questi limiti.

Cosa ne pensate voi? Saranno veramente questi i motivi per cui Nintendo ha, almeno apparentemente, abbandonato il progetto oppure lo tirerà nuovamente fuori dal cappello come sorpresa per tutti noi?