Nonostante la legge del mercato sembra abbia applicato una sorta di obbligo nei confronti dell’implementazione di un comparto multiplayer in quasi tutti i giochi, c’è chi nel mondo dei videogiochi sostiene a gran voce il contrario.
E non stiamo parlando di uno qualunque ma di Erik Johnson, product manager di Valve.
Erik ha voluto infatti marcare maggiormente l’importanza del single player e l’importanza di un comparto multiplayer visto però da un profilo opzionale, e non per forza obbligatorio, o quasi.
Ormai ci sono fin troppi giochi che sfruttano questa opzione per allungare un brodo magari non molto saporito: “Continuare a pensare che l’analisi di un prodotto debba entrare in competizione con altri prodotti in ambito multiplayer o MMO, secondo me non è corretto“, afferma Erik.
“Ci sono un sacco di persone che cercano un’esperienza priva di stress“, e si sa, il multiplayer, talvolta persino a livelli cooperativi, può generare ben più di una frustrazione.
Inoltre, “se ci sono così tanti giocatori alla ricerca di esperienza in singolo, perchè non accontentarli?”.
Erik ha sicuramente ragione e con un banale esempio cerca di porre le speranze su Portal 2: “Guardate Mario per esempio, quei giochi vanno alla grande!”
Conclude affermando che comunque è importante dotare i titoli single player con una piattaforma che permetta di mettere in comunicazione i vari giocatori tra di loro.
Dal canto suo, Valve seguirà questa strada: Portal 2 offrirà sia un’esperienza single player che un comparto multiplayer.
Ovviamente il fulcro e la parte principale rimarrà il single player, mentre al multiplayer sarà dedicata una campagna alternativa.
Ricordiamo che il titolo è atteso per il 9 Febbraio 2011 su PC, PS3 e Xbox360.