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Uno sguardo più da vicino al Community Choice Classics Pack di Forza Motorsport 3

Console tribe news - Uno sguardo più da vicino al Community Choice Classics Pack di Forza Motorsport 3

di: Santi "Sp4Zio" Giuffrida

Inutile negarlo, con il recente annuncio di Forza Motorsport 4 gli sviluppatori di Turn 10 sono tornati sotto i riflettori più in forma che mai, e abbiamo ragione di credere che da qui al prossimo autunno – quando verosimilmente FM4 vedrà la luce – non smetteranno di allietare tutti gli appassionati di automobilismo attraverso il rilascio di nuovi succulenti dettagli e media. Ma l’autunno è ancora lontano, direte voi. Ma tenere a bada l’hype è possibile. Come? Rispolverando Forza Motorsport 3! Ammesso che non l’abbiate già fatto, chiaramente. Qualora siate ancora indecisi e vi state domandando se valga la pena tornare in pista o meno, un buon incentivo potrebbe essere il Community Choice Classics Pack, rilasciato sul Marketplace alcuni giorni fa ad un costo di 400 Microsoft Points. Come molti di voi già sapranno, quest’ultimo pacchetto aggiunge al gioco 10 nuove auto classiche che hanno fatto la storia dell’automobilismo e non solo. Ciò che invece probabilmente non sapete è che tutte e 10 le auto sono state selezionate dagli stessi fan di Forza Motorsport 3 attraverso un sondaggio pubblico organizzato da Jalopnik, noto blog dedicato, non a caso, all’automobilismo.
Scopriamole nel dettaglio.

1971 AMC Javelin-AMX (classe E253)

Cavalli americani d’altri tempi, oseremo dire. Prodotta dall’American Motors Corporation (AMC), ormai di proprietà della Chrysler, la Javelin-AMX è un’auto da guidare con cura e massimo rispetto. Sotto il cofano cela un motore da 6,6 litri capace di sviluppare una potenza massima di 248 kW e una coppia di 583,5 N.m. Negli ’70 la Javelin-AMX sedusse milioni di appassionati grazie ad un’estetica che per l’epoca venne considerata avveniristica e fu protagonista di diverse competizioni motoristiche.

1973 BMW Motorsport 2002 Turbo (classe E217)

La BMW Motorsport 2002 Turbo rappresenta tutt’oggi una delle auto più importanti e prestigiose della nota casa automobilistica bavarese. Considerata dai massimi esperti come il modello precursore delle successive generazioni di M3, la 2002 Turbo è un gioiello a quattro ruote da preservare e da ammirare. Spinta da un motore turbo da 2 litri, raggiunge i 100 Km/h in soli 7 secondi, sprigionando una potenza massima di 125 kW e una coppia di 245,0 N.m. In pista si comporta più che bene, grazie ad un’erogazione generosa ma mai invalidante e un’agilità degna di nota.

1970 Chevrolet El Camino SS 454 (classe D284)

La Chevrolet El Camino venne realizzata miscelando l’estetica di più automobili dell’epoca e rappresentò una delle più agguerrite rivali della Ford Ranchero, rilasciata sul mercato qualche anno prima. La SS 454 appartiene alla terza generazione e monta un motore da 7,4 litri capace di fornire una potenza massima di 336 kW e una coppia di 678,5 N.m. Si tratta senza dubbio di un’auto dalle grandi prestazioni, tanto più che prima dell’adozione della benzina senza piombo era capace di percorrere un quarto di miglio in appena 13,44 secondi.
Possente e pesante, la scattante americana è destinata solo ai piloti più esperti: pigiare sull’acceleratore richiede attenzione, onde evitare di finire in testacoda e perdere la traiettoria ideale in un battibaleno.

1971 De Tomaso Pantera (classe D316)

La storia della Pantera affonda le sue radici nelle intenzioni dell’americana Ford, che voleva a tutti i costi un’auto a motore centrale dotata di elevate prestazioni. Lo scopo? Corteggiare il mercato europeo sfruttando i successi sportivi ottenuti dalla GT 40. La realizzazione della vettura venne quindi affidata al produttore italiano De Tomaso, che in tempi brevi ne realizzò il prototipo prendendo spunto dai progetti pre-esistenti della Mangusta.
Sotto il cofano custodisce un motore da 5,8 litri in grado di sprigionare una potenza massima di 232 kW e una coppia di 515,7 N.m. Nonostante questi numeri suggeriscano una guida impegnativa, la Pantera è un’auto maneggevole e dotata di un ottimo inserimento in curva, conservando una buona aderenza anche ai regimi più elevati.

1982 DeLorean DMC-12 (classe F104)

“Grande Giove!”
Chi non conosce la mitica DeLorean DMC-12? Oggigiorno risulta impossibile non aver visto almeno una volta la mitica trilogia cinematografica Ritorno al Futuro di Robert Zemeckis. Dopotutto stiamo parlando della “macchina del tempo” più famosa al mondo! Non tutti sanno però che la DeLorean rappresenta tutt’oggi l’unico modello costruito dall’americana DMC tra il 1981 e il 1983. La DeLorean è un’auto dal carisma innegabile e non può che meritarsi un posto speciale nell’immaginario collettivo di tutti gli appassionati delle quattro ruote e dell’industria cinematografica.
Sotto il cofano cela un motore da 2,8 litri sviluppato da ben tre case automobilistiche: Peugeout, Renault e Volvo. Esattamente come nel Maggiolino della Volkswagen, questo è montato appena dietro l’asse posteriore della vettura, mentre il blocco costituito dal differenziale e dalla trasmissione trova posto tra i due assi. Stando agli ultimi test, la DeLorean è capace di sprigionare una potenza massima di 97kW e una coppia di 219,8 N.m.
Su pista le prestazioni non sono poi così esaltanti come la sua storia, però raggiungere le 88 miglia orarie (142 Km/h) è semplicemente un must.

1957 Ferrari 250 California (classe E221)

La 250 California è una sportiva a due posti disegnata da Scaglietti – celebre carrozzeria italiana indissolubilmente legata alla Ferrari – e prodotta in soli 106 esemplari. Dello stesso modello esistono due serie, la prima battezzata a “passo lungo”, la seconda a “passo corto”. In Forza Motorsport 3 troviamo la prima serie, in quanto quelle a passo lungo furono realizzate dal ’57 al ’63. La 250 California monta un motore V12 da 3 litri capace di erogare una potenza massima di 195 kW e una coppia di 255,5 N.m, facendo registrare una velocità di punta di 252 km/h. Dei 106 esemplari prodotti, 9 furono costruiti interamente in alluminio, riducendo drasticamente il peso della vettura ed aumentandone ulteriormente le prestazioni nonché la maneggevolezza.
Sicuramente molti di voi si ricorderanno di questa auto grazie al film Una pazza giornata di vacanza, pellicola del 1986 diretta da John Hughes. Il protagonista, infatti, interpretato da Matthew Broderick, pur di saltare la scuola si finge malato e riesce a convincere l’amico a fare un giro sulla 250 California del padre. Scene indimenticabili.
In pista si è rivelata un’auto scattante, agile e nel complesso piuttosto governabile anche dai piloti meno esperti. Guidarla è un salto nel passato irrinunciabile.

1987 Ford Sierra RS500 Cosworth (classe D311)

La Sierra RS500 Cosworth è un’auto così celebre che non avrebbe bisogno di alcuna presentazione. Della RS500 vennero prodotti solo 500 esemplari e a differenza della RS Cosworth monta un motore elaborato destinato alle competizioni e presenta alcune rifiniture del tutto caratteristiche ed anche piuttosto visibili, come ad esempio il secondo spoiler ed il paraurti appositamente ridisegnato per migliorare l’aerodinamica. Stando alle ultime statistiche, tutte le RS500 sono state vendute nel mercato inglese e ad oggi risulta impossibile stabilire se tutti i 500 esemplari funzionino ancora.
Passando ai dati tecnici, la RS500 Cosworth cela sotto il cofano un motore da 2 litri in grado di scaricare sull’asfalto una potenza massima di 167 kW e una coppia di 279,5 N.m.
Mani al volante, il feeling di guida è ottimo: partenza bruciante, agilità nell’inserimento in curva e spazi di arresto contenuti.

1990 Mercedes-Benz 190E 2.5-16 Evolution II (classe D309)

Prodotta in soli 502 esemplari, la 190E 2.5 Evo II rappresenta uno dei modelli più esclusivi della casa tedesca nonché una delle vetture europee più chiacchierate dei primi anni ’90. È del ’91 infatti l’indimenticabile successo messo a segno nel campionato DTM: a fine stagione tre piloti alla guida di quest’auto occuparono i primi tre posti, sancendo di fatto il dominio assoluto della Mercedes.
Sotto al cofano troviamo un motore da 2,5 litri capace di sviluppare una potenza massima di 175 kW e una coppia di 254,6 N.m, permettendo di raggiungere una velocità di punta di 250 Km/h, un picco che per l’epoca era a dir poco proibitivo considerando la fascia di mercato occupata dal modello in questione.
In pista la 190E 2.5-16 Evo II si comporta egregiamente, aggredendo con superbia sia le curve lente che quelle veloci. Un’auto di valore nelle mani di tutti. Almeno videoludicamente parlando…

1978 Saab 99 Turbo (classe F108)

La 99 Turbo è una delle auto più celebri dell’ormai nota casa automobilistica svedese. Quando nel ’78 i progettisti della Saab sentirono il bisogno di dare vita ad un’auto dalle elevate prestazioni, decisero di applicare un turbocompressore al modello standard e di introdurre delle modifiche sia estetiche che meccaniche. Così facendo nacque la 99 Turbo, un’auto che per l’epoca seppe dire la sua regalando il tipico brivido dietro la schiena a diversi giovani amanti dei motori.
La potenza massima raggiunta dal motore da 2 litri è pari a 107 kW, per una velocità massima di 200 Km/h.
Quantunque dal punto di vista aerodinamico non faccia gridare al miracolo – sia per le linee adottate che per eventuali accorgimenti tecnici – la 99 Turbo riesce a garantire un ottimo feeling di guida, sorprendendo per maneggevolezza e tenuta di strada.

1983 Volvo 242 Turbo Evolution (E212)

La 242 Turbo Evolution è una delle Volvo più esclusive della serie 200. Ne sono state prodotte soltanto 500 e in Europa se ne contano addirittura solo 30; questo particolare modello, infatti, era destinato esclusivamente alle corse. Le modifiche apportate dai progettisti rispetto al modello standard sono diversi e riguardano principalmente alcuni componenti meccanici, come il radiatore e l’intercooler, e modifiche estetiche più o meno visibili, come ad esempio lo spoiler posteriore. Il motore è un 2,1 litri capace di sviluppare una potenza massima di 168 kW e una coppia di 339,2 N.m.
Mani al volante, ci si rende subito conto che si tratta di un’auto dall’impostazione sì sportiva ma che comunque mostra qualche debolezza in occasione delle curve più veloci, dove sottosterza di prepotenza in entrata per poi sovrasterzare in uscita. Un’auto nervosa non adatta a tutti ma ben predisposta al tuning.

Anche stavolta, dopo avervi illustrato nel dettaglio tutte le 10 auto facenti parte dell’ultimo DLC di Forza Motorsport 3, non possiamo che confermarvi la consueta cura riposta nel confezionare questo ennesimo contenuto scaricabile made in Turn 10. In attesa del nuovo capitolo, che vi ricordiamo è atteso per il prossimo autunno, non possiamo fare altro che consigliarvene l’acquisto, soprattutto perché a nostro avviso ci troviamo di fronte al migliore DLC finora rilasciato. E non è un caso che le auto siano state scelte dai fan del gioco…
Sperando che questo articolo sia stato di vostro gradimento, vi diamo appuntamento al prossimo weekend di gara, ammesso che vengano rilasciati nuovi DLC. Mai dire mai. Nel frattempo non vi resta che indossare il casco e scendere in pista.

Articolo a cura di Santi ‘Sp4Zio’ Giuffrida