Unity, gli sviluppatori in protesta disattivano le pubblicità dai loro giochi
di: Luca SaatiUn gruppo di sviluppatori sta combattendo contro il piano di Unity di addebitare le installazioni dei giochi tagliando le entrate pubblicitarie e di monetizzazione del fornitore del motore.
Finora 16 studi hanno disattivato gli SDK Unity Ads e IronSource in tutti i loro titoli e affermano che non li ripristineranno fino a quando le nuove condizioni non verranno riconsiderate.
Gli studi all’interno del gruppo includono: Azur Games, Voodoo, Homa, Century Games, SayGames, CrazyLabs, Original Games, Ducky, Burny Games, Inspired Square, Geisha Tokyo, Tatsumaki Games, Kayac, New Story, Playgendary e Supercent.
Questo collettivo ha anche pubblicato una lettera aperta invitando altri sviluppatori a fare lo stesso e un modulo in cui le aziende possono promettere il loro sostegno.
All’inizio di questa settimana, Unity ha annunciato che a partire dal 1° Gennaio verranno introdotte nuove tariffe per tutti gli sviluppatori che utilizzano il noto motore generando un enorme malconcento nella community di sviluppatori indipendenti poiché verrebbero enormemente danneggiati da un punto di vista economico.
- Unity aggiunge una royalty in base al numero di volte in cui un gioco viene installato
- Unity chiarisce come funziona la nuova tariffa basata sul numero di installazioni
Il chiarimento di Unity ha fatto ben poco per rispondere alle preoccupazioni degli sviluppatori indignati, come evidenziato dal boicottaggio di questo collettivo.
Nella sua lettera aperta, il gruppo afferma che l’affermazione di Unity secondo cui la Runtime Fee interesserà solo il 10% degli studi di sviluppo “non è solo fuorviante, è palesemente falsa“.
“Ci opponiamo fermamente a questa mossa, che ignora le sfide uniche e le complessità del nostro settore.
Anche se abbiamo sempre considerato il nostro lavoro come uno sforzo collaborativo, questa decisione ci ha colto di sorpresa. Con un tratto di penna, avete messo a rischio centinaia di studi, il tutto senza consultazione o dialogo.
Per dirla in termini comprensibili, cosa accadrebbe se le case automobilistiche decidessero improvvisamente di farci pagare per ogni miglio percorso con l’auto acquistata un anno fa? L’impatto sui consumatori e sull’industria in generale sarebbe sismico.
La Runtime Fee è un cambiamento inaccettabile nella nostra partnership con Unity che deve essere immediatamente annullato.”