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Un’architettura comune dietro le prossime console Nintendo

I dev potranno portare i giochi su tutti i sistemi Nintendo

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Nintendo ha iniziato a parlare della sua strategia per le console della prossima generazione, dopo Wii U e Nintendo 3DS, rivelando che spera di creare un’architettura che permetta all’azienda di “realizzare asset software più trasferibili” tra tutti i dispositivi, e risolvere il problema della scarsezza di software di cui soffrono le piattaforme dell’attuale generazione.

Lo sviluppo di una architettura per le future piattaforme è iniziato lo scorso anno, lo ha rivelato il presidente Satoru Iwata durante la presentazione dei risultati finanziari del terzo trimestre dell’azienda l’altro ieri notte, e l’intenzione, sembra, è di rendere i titoli futuri Nintendo compatibili per tutte le console dell’azienda:

Lo scorso anno abbiamo iniziato un progetto per integrare l’architettura riguardante le nostre piattaforme future. Quello che vogliamo dire con integrazione delle piattaforme non concerne il rendere i dispositivi handheld e le console domestiche una sola macchina. Quello cui miriamo è di integrare l’architettura per creare delle basi comuni per lo sviluppo software, così che possiamo rendere gli asset software più trasferibili ed i sistemi operativi e le loro applicazioni integrate più portabili, indipendentemente dal fattore di forma o dalle performance di ogni piattaforma.

I commenti di Iwata suggeriscono che Nintendo speri di essere in grado di creare gli stessi giochi in modo da funzionare sia sulle console domestiche di prossima generazione che sui dispositivi mobile:

Questo funzionerà anche per ovviare alla carenza di line-up software o ai ritardi nello sviluppo software che tendono a presentarsi giusto dopo il lancio di un nuovo hardware.

Qualche tempo fa era tecnologicamente impossibile avere la stessa architettura per dispositivi handheld e console domestiche e quello che abbiamo fatto era pertanto ragionevole.

La decisione di poter condividere i giochi tra le home console e gli handheld potrebbe dare una scossa all’industria ludica. Fino ad oggi il divario nelle potenzialità tecnologiche tra un sistema fisso ed uno portatile hanno forzato i publisher e gli sviluppatori a preparare titoli individuali per ogni mercato:

Sebbene non sia passato molto tempo da quando abbiamo iniziato ad integrare l’architettura e questo non possa avere risultati a breve termine, crediamo che fornirà un grande beneficio al business delle nostre piattaforme sul lungo periodo.

Sembra certamente un po’ prestino perchè Nintendo discuta di un successore di Wii U. La nuova console è stata infatti rilasciata solo a novembre 2012. Ma con le vendite hardware che non riescono a mantenere i volumi iniziali, che la casa della grande N voglia passare ad una nuova next-generation anticipando i tempi?