
Un leak anticipa alcune specifiche tecniche sulla fantomatica nuova console portatile Playstation
di: Luca SaatiEmergono i primi dettagli credibili sulle specifiche tecniche della fantomatica prossima console portatile di Sony, alimentando speculazioni su quanto sarà effettivamente potente il dispositivo. Sebbene il lancio sia ancora lontano nel tempo, le informazioni condivise dal noto leaker Kepler_L2 – una fonte altamente affidabile, in particolare per quanto riguarda tecnologie AMD – fanno ben sperare sulla concretezza di questi rumor.
Secondo quanto riportato, la nuova console utilizzerà un chip APU basato su un’inedita architettura grafica AMD chiamata UDNA (una possibile evoluzione o fusione di RDNA e CDNA), con 16 Compute Unit e 32 ROPs. Un’architettura simile in configurazione ai processori Strix Point, come quello presente nel nuovo ROG Ally X, ma con alcune differenze fondamentali che potrebbero rappresentare un importante salto generazionale.
Memoria più veloce e machine learning
Una delle principali limitazioni delle console portatili AMD è la larghezza di banda della memoria, ma Sony sembrerebbe aver affrontato il problema adottando memoria LPDDR5X a 9600 MT/s (contro gli 8000 MT/s standard) e 16MB di cache MALL (Memory Access at Last Level). Anche se la larghezza di banda complessiva si attesta a circa un terzo di quella di PS5, queste ottimizzazioni potrebbero rendere il dispositivo molto più efficiente.
Nonostante ciò, l’interfaccia di memoria rimane a 128 bit, come negli attuali handheld AMD, e la RAM dovrebbe essere pari a 16 GB, la stessa quantità presente su Steam Deck e PS5.
Il processore sarebbe inoltre prodotto con il processo a 3nm di TSMC, tecnologia all’avanguardia che garantirà maggiore densità e consumi ridotti. Un altro aspetto molto interessante è che, grazie alla nuova architettura UDNA, questa console portatile potrebbe supportare tecnologie di upscaling AI come FSR 4 o PSSR, l’alternativa proprietaria di Sony.
Con uno schermo presumibilmente a 1080p, queste tecnologie potrebbero rivelarsi fondamentali per garantire una buona resa visiva senza compromettere troppo le prestazioni.
Compatibile con i giochi PS5 e, forse, PS6
Secondo alcune voci, i kit di sviluppo PS5 starebbero ricevendo una modalità a “bassa larghezza di banda”, utile a testare i giochi su hardware con prestazioni ridotte: un chiaro indizio dell’obiettivo di Sony di far girare i titoli PS5 sulla nuova portatile, magari a risoluzioni o framerate inferiori. Inoltre, la compatibilità con l’architettura della futura PS6 (che utilizzerà anch’essa soluzioni UDNA con forti capacità AI) suggerisce un’ulteriore longevità e versatilità del sistema.