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Un ex dipendente di XSEED parla dei costi di localizzazione di un videogioco

Traduzione, registrazione dell'audio, QA, marketing e molto altro

di: Luca Saati

Spesso non vediamo in Occidente l’uscita di alcuni videogiochi giapponesi a causa dei costi di localizzazione troppo alti da non giustificare un lancio sul nostro territorio. Dell’argomento ne ha parlato Jess Chavez, ex localization manager/senior di XSEED, che ha spiegato i costi a cui si va incontro quando si localizza un titolo.

I costi più elevati riguardano i diritti di distribuzione, i costi della licenza e la squadra che deve implementare il testo e che deve lavorare a stretto contatto con il QA (azienda responsabile del controllo qualità) così da effettuare eventuali correzioni. Anche per i progetti più piccoli possono volerci molti mesi di lavoro per assicurare al team che tutto il testo sia corretto. Grande lavoro extra viene dalla programmazione in quanto il menù in inglese e la grafica sono da rifare e non si svolge un mero copia/incolla come molti potrebbero pensare.

La traduzione coinvolge ovviamente il gioco ma anche i manuali digitali e così via. Contano molto le dimensioni del gioco e del team. Ad esempio XSEED preferisce sempre avere un team quanto più piccolo possibile così da garantire una traduzione coerente. Se però la scadenza è stretta e il gioco è enorme vengono aggiunti altri traduttori e redattori al team.

C’è poi la registrazione dell’audio che può richiedere circa un mese di lavoro. Bisogna prima ottenere l’originale in giapponese a cui vanno poi aggiunte le voci inglesi. Bisogna far combaciare il labiale e spesso capita che una determinata frase in inglese richiede più tempo per essere pronunciata rispetto all’originale in giapponese. Così per creare la corrispondenza lo script va modificato e riscritto al volo. Questa fase coinvolge tante persone oltre agli attori. Un budget alto può permettere di affidare a ogni attore un solo personaggio, ma con un budget più ristretto ogni attore deve doppiare almeno un paio di personaggi (1 principale più altri secondari). Gli attori sono accompagnati da un direttore, il produttore del gioco e i traduttori di cui un madrelingua giapponese per assicurarsi che tutto sia in ordine. Qualcuno potrebbe pensare che per evitare i costi di registrazione basta inserire i sottotitoli in inglese mantenendo l’audio giapponese. Eppure la mancanza del doppiaggio in inglese causa la perdita di un pezzo significativo di vendite. Insomma il rischio non vale la candela.

Altri costi si aggiungono quando bisogna far valutare il gioco dagli enti come ESRB e PEGI. Il controllo qualità dura almeno un mese e richiede un costo non indifferente che sale se ci si affida a un’azienda esterna. Ci sono poi gli eventuali costi per ripulire il gioco dai possibili bug e altri problemi tecnici. Infine è il turno del marketing che coinvolge diversi aspetti come il sito web, esposizioni stampa, pubbliche relazioni, interviste e così via.