Una delle difficoltà con le quali abbiamo a che fare è la percezioni che non trascorra abbastanza tempo da un capitolo ad un altro. Con Assassin Creed: Brotherhood abbiamo dovuto sforzarci per riuscire a comunicare e far comprendere che era comunque un grande titolo, ricco di contenuti, anche se era uscito solo un anno dopo AC II. Chi pensa che abbiamo sviluppato il multiplayer in un anno è decisamente in errore. Basta acquistare il gioco e constatare che è enorme (sia per il reparto multiplayer, sia per il singleplayer); non vogliamo che la gente pensi che non possa giocare a quell’episodio senza aver giocato alle versioni precedente, e abbiamo dovuto convincere la stampa e consumatori che fosse vermanete così, e penso che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. C’è questa percezione errata intorno al lavoro su ogni capitolo, considerato esiguo visto l’anno che passa fra un capitolo e l’altro, ma abbiamo uno studio, a Montreal, con 2.000 persone che lavorano su diverse cose, non tutti su AC certo, ma molti di essi sì… c’è un sacco di genete che realizza contenuti contemporaneamente. Lavoriamo su di essi molto più di un anno; abbiamo studi multipli, ciò significa che abbiamo un sacco di risorse focalizzate su di esso. Siamo costantemente al lavoro sia sul capitolo in corso, ma anche molte persone al lavoro sulle iterazoni future, mentre terminiamo un capitolo stiamo già pensando al prossimo. Spero che le persone capiscano che non corriamo nello sviluppo, è che non terminiamo un capitolo in un solo anno: questo è qualcosa che vogliamo che la gente capisca.