Tim Schafer al lavoro su titoli PSN e XBL

Mi interessano questo genere di progetti. Se non volete interpellare dei ricchi finanziatori per domandare un investimento di 30 milioni, la via più accessibile è quella della distribuzione digitale. Se c’è qualcuno che investe molti soldi su un tuo videogioco, è normale che questa persona risenta molto anche delle più piccole critiche che gli utenti possono fare al titolo in sviluppo, circa un aspetto che non va bene. Noi adesso abbiamo la possibilità di sfruttare l’engine di Brutal Legend per realizzare un piccolo titolo, molti divertente. Non abbiamo vincolo alcuno, e possiamo usare effetti speciali tipici di grandi produzioni su questo piccolo progetto.

Il pensiero primario di Kotick non sono i videogiochi che produce con Activision Blizzard, bensì cosa dicono gli azionisti. E’ un atteggiamento comprensibile, ma l’industria ludica è basata sulle emozioni e sulle idee creative, che non possono essere imbrigliate dalla logica dei soldi. Producendo sapone l’attenzione primaria sarebbe incentrata sull’ottenimento di un processo produttivo il più possibile economico, ma questo modo di pensare non si adatta alla scuola di pensiero alla base della realizzazione di giochi.
Se i finanziatori amano la saga Call of Duty, in quanto brand solido dal punto di vista economico, possono sicuramente continuare a sfruttarlo per creare una serie di videogiochi e, quando il filone si esaurisce, possono cestinarlo e passare ad altro: ma poi? Non provano la necessità di realizzare qualcosa di innovativo? I capi che hanno a cuore i videogiochi forse, ma a chi pensa solo al denaro di questo aspetto non importa nulla. Questo è il motivo per cui consiglio a Kotick di diventare il capo di un altro tipo di azienza, dove si possa produrre denaro più facilmente..che ne pensi di quella militare?