The Elder Scrolls Online: Morrowind – La guida per il giocatore solitario
di: Luca SaatiSe avete trascorso molto tempo alle prese con i giochi di ruolo, compresi quelli della serie The Elder Scrolls, è probabile che le vostre abilità di avventuriero siano mirabili. La maggior parte di questi titoli è progettata per il giocatore singolo: voi contro il mondo. Forse temete che queste abilità guadagnate con fatica non siano adatte a un universo multigiocatore come quello di The Elder Scrolls Online…
Non temete, poiché The Elder Scrolls Online è prima di tutto un titolo della serie The Elder Scrolls, e questo significa che i fan di Skyrim e dei giochi di ruolo in generale troveranno un ambiente molto familiare. E questo vale ovviamente anche per il nuovo capitolo di ESO, Morrowind.
Detto questo, alcuni dei seguenti consigli sapranno rendere più piacevole l’esperienza solitaria in ESO Morrowind. Ecco sette modi per cominciare alla grande.
1. Classe
Se volete esplorare Morrowind da soli, dovete creare il personaggio giusto. Ogni classe di The Elder Scrolls Online sa cavarsela in combattimento, poiché è possibile avvalersi di un personaggio dal ruolo specifico o più generico, e questo grazie alle numerose abilità disponibili per ogni classe, come in qualsiasi GDR tradizionale.
Potete anche scegliere di cimentarvi con la nuova classe di Morrowind, il Warden (Custode). I Warden sono molto divertenti per il gioco solitario per due motivi. Il primo è che alcune delle loro abilità d’attacco possono essere potenziate per ricevere vantaggi difensivi, come la capacità di guarire o di recuperare vigore. Il secondo riguarda la possibilità di sbloccare l’abilità Feral Guardian (Guardiano ferino) già nelle prime fasi di gioco. Quest’abilità vi permetterà di evocare un orso da guerra che combatterà al vostro fianco. Ebbene sì: un orso. Potrete giocare in solitario, ma non sarete comunque soli.
Nessuna di queste facoltà è riservata soltanto al Warden. Un personaggio specializzato nell’uso di due armi può migliorare i propri attacchi allo scopo di ripristinare la salute, oppure uno stregone può evocare diverse bestie magiche. Ma se la vostra idea è l’avventura solitaria fin dall’inizio, il Warden è una scelta indubbiamente azzeccata.
2. Orientamento
Morrowind è grande e ricca di nuovi luoghi da esplorare. Ma se raggiungerli è un’avventura di per sé, farlo da soli può risultare molto pericoloso. Fortunatamente, ci sono diversi mezzi di trasporto che possono aiutarvi.
Il primo è rappresentato dai silt strider, nativi di Morrowind. Questi enormi insettoidi viaggiano di paese in paese, permettendovi di raggiungere i principali insediamenti di Vvardenfell. Alcune città sono dotate di barche che fanno la spola tra i vari porti. E poi ci sono i Wayshrine (Santuari di viaggio), che offrono una rete di trasporto tra tutti i Wayshrine da voi scoperti.
Essendo gli spostamenti rapidi grandi amici del viaggiatore solitario, scoprire quanti più Wayshrine possibile è una scelta vincente. Approfittate dunque di silt strider e imbarcazioni per visitare nuovi territori, per poi andare alla ricerca del relativo Wayshrine per teletrasportarvi all’istante. Così facendo, ridurrete i tempi spesi negli spostamenti e i rischi del viaggio.
3. Missioni
Anche se siete giocatori di ruolo esperti, rimarrete stupiti dalla quantità di storie e missioni contenute in The Elder Scrolls Online. E questo vale ancora di più per Morrowind, una zona particolarmente idonea a chi cerca contenuti narrativi. Dal salvataggio degli schiavi dal governo corrotto alla salvezza dell’intera isola di Vvardenfell, Morrowind è ricco di missioni sostanziose, complesse e interamente doppiate.
E se questo non dovesse bastarvi, sappiate che completare una missione significa ricevere equipaggiamento di buona qualità, utile soprattutto a chi non intende giocare in gruppo. Seguite le adorabili frecce bianche e nere e godetevi i contenuti della storia offerti da Morrowind.
4. Equipaggiamento
Esplorare le lande selvagge di Vvardenfell da solo significa avere un unico alleato: voi stessi. Per questo è bene disporre degli strumenti adatti alle varie situazioni.
In altre parole: raccogliere tutto ciò che non è inchiodato a terra.
In ESO, tutto è utile. Armi e armature possono essere vendute o smantellate presso le apposite postazioni per recuperare materiali grezzi e un po’ di esperienza tramite la creazione. Gli ingredienti possono diventare cibo o pozioni, a patto di conoscere la ricetta, a loro volta vendibili o utilizzabili. Persino gli oggetti “ciarpame” possono essere venduti per qualche moneta.
Come accade in tutti i titoli The Elder Scrolls, non potrete portarvi appresso tutto quanto. Prima o poi, dovrete sfrondare il vostro inventario. Se siete stati diligenti scopritori di Wayshrine, sarà molto facile disfarvi delle merci trasportate presso i mercanti delle varie città, inclusi quelli che vi permettono di aumentare lo spazio dell’inventario. E ricordate che potrete depositare i materiali per la creazione nella vostra banca in gioco, in modo da averli a disposizione presso tutte le postazioni di creazione.
5. Cavalcatura
Dopo qualche ora di recupero oggetti e relativa vendita, vi ritroverete con un discreto gruzzolo. Ma non precipitatevi a comprare nuovo equipaggiamento, poiché i vostri risparmi dovrebbero essere dedicati a qualcosa di molto importante: una cavalcatura.
A tutti piace galoppare in sella a un magnifico destriero, ma questo vale soprattutto per i giocatori solitari. Innanzitutto, la cavalcatura vi permette di coprire più rapidamente le distanze, rendendo l’esplorazione più divertente. Inoltre, le cavalcature possono tirarvi fuori dai guai in situazioni impreviste o di grande pericolo. Infine, potrete addestrare il vostro animale presso uno stalliere, aumentando il peso trasportabile dalla bestia, aggiungendo così spazio al vostro inventario, oppure migliorando la sua velocità.
Ciliegina sulla torta: potrete evocare la cavalcatura istantaneamente e ovunque vi troviate. Certo, 10.000 monete d’oro per il destriero di base non sono poche, ma si riveleranno soldi ben spesi.
6. Cibo e pozioni
Se giocate in gruppo, è molto probabile che un compagno riesca a potenziarvi con benefici legati a salute, difesa, recupero e così via. Tuttavia, se giocate da soli, dovrete pensarci da soli.
Le opzioni sono tante. Cibo e bevande possono aumentare temporaneamente le riserve di magicka, salute e vigore, o incrementare la loro frequenza di recupero. Le pozioni possono aumentare i danni o la resistenza ai danni, oppure applicare effetti di invisibilità o aumento di velocità. E se dovesse capitarvi d’imbattervi in una Pietra di Mundus, godrete di un beneficio quasi permanente (ma solo uno alla volta!).
Ogni aiuto conta, anche quello più piccolo. Pertanto, aprite la scheda del personaggio e assicuratevi di avere attivo il maggior numero di effetti benefici possibile.
7. Aiuto reale
Nell’eventualità che i consigli sopra elencati non siano sufficienti, non temete. Forse c’è una bestia che non riuscite a uccidere. O forse vi trovate in un dungeon con l’equipaggiamento da riparare. Oppure gradireste una… scorciatoia.
Provate a visitare il Crown Store e valutate. Dai kit di riparazione alle pozioni di guarigione, da pasti rinvigorenti a pergamene per salire di livello più rapidamente, da gemme dell’anima a veleni, il Crown Store è il regno dei desideri. Potrete acquistare spazio aggiuntivo per l’inventario o migliorare al massimo la vostra cavalcatura. Oppure, comprane una nuova!
E se anche questo non dovesse bastare, ricordate: state giocando insieme a migliaia di persone reali. Potete sempre aiutare e farvi aiutare presso luoghi come dolmen, dungeon pubblici e zone con boss, senza necessariamente entrare ufficialmente in un gruppo. Potreste anche incontrare qualcuno in modo casuale! In conclusione, una delle cose migliori del gioco in solitario è giocare da soli accanto a qualcun altro.