Tales of Vesperia, il pirata della discordia

Parecchio s’è detto su Tales of Vesperia, il jrpg di Namco-Bandai dapprima esclusivamente previsto per Xbox 360 e poi passato anche su Playstation 3 con tanto di vari extra e personaggio bonus, cosa che ha scatenato l’ira di buona parte del pubblico giapponese sentitosi tradito dalla softwarehouse.

L’ultima ciarla riguarda Patty Fleur, il personaggio inedito che il gioco offre quale “extra” agli acquirenti della versione PS3 del gioco di ruolo.

Già tempo fa una strana circostanza aveva messo sul chi vive i giocatori più attenti. Nella versione per Xbox360 in una stanza si poteva trovare in un armadio un vestito femminile piratesco di una ragazza il cui nome inizia per PA: “Inside the drawer, there’s a pirate outfit for girls. A name is written, but it’s hard to make out because of heavy wear. ‘Pa…..’?“. Una postilla che in quel contesto non aveva significato poiché del personaggio non c’è altra traccia nel resto del gioco.

Namco aveva già liquidato i commenti su quella scena: << Sicuramente c'è scritto così nello script. Ma la scena non ha nulla a che fare col personaggio di Patty. >>.
Ora che il titolo è uscito anche per la console nera targata Sony, chi ci sta giocando ha notato che quella stessa area è proprio la stanza della giovane piratessa.

D’altronde c’è anche chi ha analizzato il codice di programmazione del gioco uscito su Xbox. Assieme alle stringhe identificative dei personaggi “YUR” (Yuri), “EST” (Estelle), “RIT” (Rita) e altri, figura anche “PAT”, che ben potrebbe indicare la nostra Patty.
Gli sviluppatori, incalzati dalla domanda se il personaggio fosse stato tagliato dalla prima versione del gioco per poterlo poi implementare appositamente per quella PS3, hanno risposto che << nulla del genere è accaduto. >>
Ma il dubbio che sia proprio quel che è successo è quantomeno lecito. Quali saranno state le trame ordite dietro al travagliato iter di questa pietra della discordia videoludica? L’orrore ci attanaglia, e la giovane Patty sembra guardarci con occhi ineffabilmente minacciosi.