
Subnautica 2: i creatori accusano Krafton di aver “strappato il gioco dalle mani degli autori”
di: Luca SaatiUna causa legale ha investito lo sviluppo di Subnautica 2, il sequel dell’acclamato survival game sottomarino, previsto inizialmente per il 2025. Secondo gli ex dirigenti di Unknown Worlds, tra cui il CEO Ted Gill, il direttore creativo Charlie Cleveland e il direttore tecnico Max McGuire, il publisher Krafton avrebbe ostacolato volontariamente l’uscita del gioco e licenziato il team dirigenziale per evitare il pagamento di un earnout da 250 milioni di dollari.
Lo scorso giugno, Krafton ha annunciato pubblicamente di aver rimosso i tre fondatori dallo sviluppo del gioco, accusandoli di aver abbandonato il progetto e tradito la fiducia della community. Poco dopo, gli ex dirigenti hanno risposto con una causa per violazione contrattuale, sostenendo che il gioco era pronto per il rilascio in accesso anticipato nel 2025, ma che Krafton ha imposto un rinvio forzato al 2026, con l’intento di eludere il pagamento del bonus economico pattuito.
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Nei documenti legali ottenuti da VGC, si legge:
“Krafton ha violato in modo palese lo spirito e la lettera dell’accordo per l’acquisizione di Unknown Worlds. Promesse fondamentali sono state infrante: mantenere il controllo creativo ai fondatori, consultarsi prima di azioni che potessero compromettere l’earnout, non licenziare i fondatori senza giusta causa. Tutto questo è stato ignorato per motivi finanziari.”
La causa sostiene che già da aprile 2025 Krafton voleva rinviare Subnautica 2, nonostante test interni confermassero che il titolo fosse in buono stato. In seguito, il publisher avrebbe iniziato a ritirare progressivamente il supporto operativo: niente più localizzazioni, gestione delle policy, asset grafici o assistenza legale e creativa. Inoltre, Unknown Worlds avrebbe perso importanti opportunità promozionali.
Secondo quanto dichiarato dagli ex fondatori, Krafton avrebbe anche preso il controllo dei siti ufficiali di Unknown Worlds e Subnautica, pubblicando senza approvazione dichiarazioni che accusavano Cleveland e McGuire e giustificavano il ritardo del gioco.
Nel mese di giugno, le trattative si sarebbero definitivamente interrotte, portando al licenziamento ufficiale del trio. Nella denuncia, i fondatori dichiarano:
“In nome del profitto, Krafton ha gettato alle ortiche ogni promessa e ha strappato il gioco dalle mani dei suoi autori e della sua community. Ma la reazione dei fan dimostra che ha fatto male i conti: ha già causato un danno enorme a Subnautica 2.”
Krafton, da parte sua, ha respinto ogni accusa, dichiarando che il rinvio è stato deciso solo per migliorare il gioco e non per ragioni contrattuali o economiche. Il publisher ha inoltre accusato i fondatori di aver trascurato il progetto per dedicarsi ad altri lavori, tra cui un film, sostenendo che il 90% dell’earnout da 250 milioni sarebbe stato destinato proprio a Gill, Cleveland e McGuire.
Krafton ha dichiarato:
“La mancanza di una leadership centrale ha causato confusione direzionale e gravi ritardi. L’attuale versione in accesso anticipato è povera di contenuti. Siamo profondamente delusi dalla condotta dell’ex team dirigenziale e sentiamo un forte senso di tradimento nei confronti della nostra community.”
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La situazione resta dunque altamente conflittuale, con lo sviluppo di Subnautica 2 che ora vive un momento di grande incertezza, e con la reputazione del progetto appesa a un filo tra accuse legali e delusione dei fan.
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