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Square: in cantiere un progetto di gusto Occidentale

Console tribe news - Square: in cantiere un progetto di gusto Occidentale

di: Bahamut Zero

Una pesante dichiarazione di intenti del presidente di Square-Enix Yoichi Wada dipingeva la compagnia giapponese pronta ad espandere i suoi orizzonti verso nuove tipologie di videogiochi tipicamente occidentali. Ultimamente si sta passando dalla teoria alla pratica, perchè la casa del Chocobo legherà il proprio nome al w-rpg Dungeon Siege III, allo shooter Mindjack, ed altri titoli che solo qualche anno fa non ci saremmo mai sognati.

Nel corso della CEDEC (CESA Developers Conference) che quest’anno si è appena tenuta a Yokohama, i rappresentanti di Square hanno presentato agli altri colleghi presenti il loro prossimo ambizioso progetto.
Non si tratta di un Final Fantasy, Dragon Quest o Kingdom Hearts, bensì di qualcosa di completamente nuovo, di grande scala, di fascia AAA, che si rivolge al pubblico americano ed occidentale. Insomma qualcosa su sui la compagnia punta moltissimo.

Non c’è stata una descrizione puntuale del videogame vero e proprio, ma Yosuke Shiokawa (già director di Dissidia Final Fantasy) e Yuki Matsuzawa (concept artist di Final Fantasy XIII) hanno parlato dei grossi investimenti fatti in fase di studio e documentazione per creare, dopo un lavoro lungo sei mesi, una prima versione dimostrativa del gioco, chiaramente in fase ancora molto grezza, dalla quale ricavare feedback.

Ad ogni modo il nucleo del discorso è stato che il team multiculturale che si occuperà dello sviluppo del gioco misterioso darà vita ad un progetto incentrato sul realismo e sulla riproduzione fedele di un mondo concreto e verosimile quanto il nostro, in opposizione alla matrice fantasy e poco credibile di altri games. Durante il discorso c’è stato modo di tornare sul concetto di quanto gli Americani preferiscano protagonisti virili e forti, piuttosto che più gracili ed androgini – lo stereotipo di cui già si discusse nello sviluppo di NieR, di Square e Cavia Games.

Il gioco senza nome è ancora in alto mare, ma possiamo già da ora indicarlo come un titolo di grande scala, incentrato sul realismo, che punta al pubblico occidentale. Come andrà a finire?