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Splatoon non aveva convinto Miyamoto all’inizio

Ma poi il gioco ha dimostrato di avere una propria identità

di: Luca Saati

Gli sviluppatori di Splatoon, in una recente intervista hanno parlato di alcuni retroscena sullo sviluppo del particolare shooter esclusivo per Wii U. Il titolo inizialmente non riusciva a convincere Shigeru Miyamoto che “sgridava” per tutto il tempo gli sviluppatori dopo i primi prototipi del gioco che presentavano l’idea dell’inchiostro e il design dei personaggi.

“Continuava a dirci: ‘Io non capisco. Cosa volete fare? Non c’è appeal in questo’. A questo punto abbiamo aggiunto i salti, i nascondigli, abbiamo aggiunto altezza alle mappe e abbiamo fatto in modo di poter sparare verso l’alto e verso il basso. E ci siamo resi conto che avevamo aggiunto tutte queste cose, ed eravamo confusi. Non sappiamo in cosa consiste il gioco.”

Per fortuna gli sviluppatori sono riusciti a dare un’identità precisa al progetto fino a renderlo ciò che è adesso e riuscendo a convincere anche Miyamoto.
Per quanto riguarda l’assenza della chat vocale, Yusuke Amano, director del gioco, ha spiegato che riguarda un’esperienza personale:

“Quando ho giocato a titoli online, non mi è mai piaciuto ricevere negatività con la gente che mi diceva: ‘Sei una m****. Vai via’. Così abbiamo voluto mettere a fuoco solo gli aspetti positivi del gioco online.”