Come in tutti gli scandali che si rispettino, anche per il down del Playstation Network, i dettagli vengono a galla poco a poco.
L’ultima notizia, pubblicata da Reuters, sull’attacco degli hacker fa riferimento ad un processo legale aperto contro Sony in California, dove si può costatare che la compagnia licenziò diversi lavoratori del dipartimento di sicurezza due settimane prima degli attacchi contro la rete di contenuti di Playstation 3 e PSP. I denuncianti sostengono che Sony sapeva dell’esistenza di possibili attacchi contro i propri sistemi e che si erano realizzati esperimenti interni per prevenire o difendere la rete.
Inoltre, il processo legale spiega che Sony realizzò modifiche alla sicurezza del suo sistema per proteggere i dati privati della compagnia ma non applicò lo stesso livello per proteggere i dati degli utenti.
Alcuni testimoni, che preferiscono rimanere anonimi, sostengono che il colosso giapponese licenziò “una buona percentuale” d’impiegati di Sony Online Entertainment, alcuni della sezione Network Operations Centre, divisone incaricata della sicurezza di tutti i sistemi.