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Sony: 4 milioni di console in UK

Console tribe news - Sony: 4 milioni di console in UK

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Sony ha annunciato che la PS3 ha raggiunto il ragguardevole traguardo di 4 milioni di pezzi nel Regno Unito dal suo lancio del 23 marzo 2007.
Per celebrare il raggiungimento di questo ambizioso traguardo ieri notte a Londra è stato organizzato un evento con buffet e DJ, rigorosamente in giacca e cravatta.

Piccoli monoliti crescono

Il modello originale di PS3 è approdato nei negozi inglesi il 23 marzo 2007, 4 mesi dopo che gli statunitensi hanno potuto metterci sopra le mani.
E’ seguita poi la versione Slim, il 1° settembre 2009 e nel mondo sono stati spediti complessivamente qualcosa come 47.9 milioni di esemplari.
Approssimativamente sono stati venduti 424.800.000 prodotti software per la console nera.
Dal rilascio iniziale il software di sistema è stato arricchito di tutta una serie di aggiunte e migliorie, dall’abbonamento a pagamento al PlayStation Plus, a NetFlix, a Huli, al motion controller Move e al firmware che abilita al 3D stereoscopico.
Oggi, grazie anche al PSN, PS3 offre tutta una serie di servizi che rendono la console un dispositivo per l’intrattenimento che va ben oltre l’esecuzione di giochi.

Non sono tutte rose e fiori

La vita del monolite non è stata sempre felice. All’inizio le maggiori critiche erano rivolte al prezzo. Al primo annuncio alle E3 2006 erano state presentate due diverse configurazioni, una con hard disk da 20 GB e una con 60 GB, con prezzi rispettivamente di 499$ e 599$.
Poi c’è stato il bug della data, che ha fatto impazzire molte console nel 2010 (mancava un giorno nel conteggio dell’orologio interno), ma Sony ha risolto il problema, battezzato “ApocalyPS3” in giugno con un aggiornamento del firmware.

L’eliminazione di OtherOS e l’hacking

OtherOS era una funzionalità presente nelle console iniziali, che permetteva di installare dei sistemi operativi differenti da quello nativo caratterizzato dalla dashboard XMB (Cross Media Bar).
L’intento era usare PS3 per scopi differenti da quelli strettamente ludici, anche se non si è capito bene cosa ci volesse guadagnare Sony, dato che perdevano 100-200$ per ogni unità venduta. Forse una trovata per evidenziare la potenza e la versatilità del CELL, processore che costituisce il cuore della macchina.
Comunque ad un certo punto dell’evoluzione della console OtherOS è venuto a mancare: per la precisione con il rilascio del modello Slim, i nuovi dispositivi difettavano della funzionalità, non certo per motivi tecnici quanto per una scelta della casa madre.
Ufficialmente è stato perché l’OtherOs secondo Sony non era molto usato e quindi mantenerlo era più una spesa che altro, ma è probabile che sapessero qualcosa prima di noi. Ovvero che il sistema di virtualizzazione dei sistemi operativi non era esente da bachi, che avrebbero permesso ad hacker esperti di forare le protezioni di PS3.

3 anni inviolata

Fino ad allora PS3 era inviolata, nessun pirata era riuscito a incrinare la sicurezza. Ma poi è arrivato GeoHot, smanettone noto per il jailbreak degli iPhone, che è riuscito ad hackerare la PS3 sfruttando appunto OtherOs.
E’ stato l’inizio della fine, perlomeno dell’inviolabilità della macchina. Seppure GeoHot non abbia rilasciato nulla di quello che aveva scoperto, Sony dal firmware successivo al 3.15 ha rimosso OtherOs, appoggiandosi ad un cavillo del contratto di licenza secondo il quale si riserva in ogni momento, anche adesso che leggete, il diritto di eliminare qualunque funzionalità della macchina qualora si dimostrasse essere una testa di ponte per minare la sicurezza di PS3.
Sono così state intraprese una marea di class action, azioni legali collettive, di utenti arrabbiati per l’eliminazione di una funzionalità presente al day one, quando avevano acquistato le macchine. E molti pur non avendo intrapreso le vie legali, hanno preso male questa scelta di Sony.
E poi il colpo di grazia.

fail0verflow e la caduta del muro

Da qui sono poi usciti i fail0verflow, un gruppo che con una semplice chiavetta USB (che poi non era tanto semplice dato che necessitava di un micro interno programmabile) sono riusciti a violare le console con firmware 3.41.
E la motivazione politica alla base dell’atto era la volontà di ripristinare OtherOs, sulle console Fat, e di introdurlo anche nelle Slim.
Successivamente GeoHot ha scoperto e rivelato l’algoritmo usato da Sony per generare le chiavi software, in parole povere il modo di ingannare la macchina convincendola che un programma qualunque sia originale Sony.
Ed ora la PS3 è piratata peggio di ogni altra console: i giochi scaricati vanno semplicemente copiati nell’HD interno o in una USB e possono essere fruiti.
Probabilmente fra poco GeoHot non avrà più una casa, la casa nipponica ha avvocati con il compito di fargliela pagare, ma il muro che ha contribuito a infrangere, non potrà più essere rinsaldato.

E la nave affonda?

Ma la pirateria, seppur danneggiando Sony, non porterà certo la console al fallimento, dato che permane lo zoccolo duro di afficionados che rimarranno fedeli al monolite. Inoltre saranno intraprese altre misure per arginare il problema, quale l’introduzione di codici seriali unici diffusi coi giochi per permettere l’autenticazione ed il gioco online (PC style), unitamente ad una ondata di ban sulla falsariga della Microsoft, che bloccheranno gli accessi dei modder al PSN forever.
Per il resto PS3 dopo una lunga corsa sta ora tallonando la sua vera rivale, Xbox 360, ed il parco macchine Sony dista di “soli” 3 milioni di pezzi da quello dell’avversaria con sede a Redmond.

E per il futuro?

Il futuro è abbastanza roseo. All’orizzonte una nuova console portatile, attualmente chiamata NGP, che dovrebbe, a detta di Sony, portare una nuova interattività con il monolite. Poi il Move, motion controller per avvicinare i casual gamer alla macchina. E tanti altri titoli di qualità, dal prossimo Killzone 3, ad Uncharted 3, a Resistance 3 e tanti altri a seguire.
Chi vincerà la console war? Tutti i contendenti sono accaniti, pronti a scoccare le loro frecce migliori! Ma come sempre vi terremo informati.
Stay tuned!