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Smartphone, PC e altri dispositivi saranno esentati dai dazi di Trump, ma non le console

di: Luca Saati

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che smartphone, computer e altri dispositivi tecnologici saranno esentati dai suoi nuovi dazi doganali, ma le console per videogiochi – inclusa la prossima Nintendo Switch 2 – non godranno dello stesso trattamento.

La notizia arriva da un avviso ufficiale pubblicato nel fine settimana dal US Customs and Border Patrol, che ha confermato l’esenzione per una serie di prodotti tecnologici dai dazi globali del 10% imposti da Trump, così come dalla tassa sulle importazioni dalla Cina, destinata a far aumentare vertiginosamente i prezzi dell’elettronica.

Senza queste esenzioni, si stimava che il prezzo di smartphone e laptop potesse aumentare anche di centinaia di dollari, a causa dell’elevata quantità di componenti prodotti in Cina e dell’assemblaggio finale effettuato in quei paesi. L’esclusione di questi prodotti dalla tassa ha ridotto notevolmente l’impatto previsto.

Tuttavia, un’eccezione significativa riguarda proprio il mondo del gaming: le console e tutti gli accessori correlati non sono stati esentati. Come nel caso di PC e smartphone, gran parte della produzione delle console avviene in Cina, Vietnam e altri paesi colpiti dai dazi.

Al momento, non è stata fornita alcuna spiegazione sul perché alcuni prodotti tecnologici siano stati esentati e altri – come le console – no.

All’inizio del mese, Trump ha introdotto una tariffa globale del 10% su tutte le importazioni, con tariffe più elevate per alcuni paesi: 54% per la Cina, 46% per il Vietnam e 24% per il Giappone.

La mossa potrebbe influenzare direttamente i piani di Nintendo: la compagnia ha infatti spostato la maggior parte della produzione della prossima Switch 2 in Vietnam proprio per evitare potenziali tariffe. Tuttavia, con un dazio del 46% ora applicato a quel paese, è probabile che i costi di produzione – e quindi il prezzo finale per i consumatori americani – aumentino sensibilmente.