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Silent Hill 2, il director dell’originale è entusiasta del remake

di: Luca Saati

Il remake di Silent Hill 2, prodotto da Konami e Bloober Team, sta ricevendo un ampio consenso dalla critica. A sorpresa, anche il regista dell’originale Silent Hill 2, Masahashi Tsuboyama, ha espresso il suo entusiasmo per il remake, ritenendo che non solo superi i limiti tecnici dell’originale, ma permette anche a una nuova generazione di giocatori di sperimentarlo per la prima volta.

“I giochi e la tecnologia sono in continua evoluzione, con conseguenti differenze significative in termini di vincoli e livelli di espressione. Questo è un problema comune alle arti mediatiche in generale, ma non è facile mantenere e apprezzare l’ambiente del tempo.

Penso che il valore del remake sia che una nuova generazione possa giocarci. Come creatore, ne sono molto felice. Sono passati 23 anni! Anche se non si conosce l’originale, si può godere del remake così com’è. Che sia bello o brutto non influisce sull’originale”.

Tuttavia, Tsuboyama ha criticato il modo in cui il remake è stato promosso, sostenendo che molte delle differenze tra il gioco e l’originale che sono state messe in evidenza non riescono a cogliere il fascino del gioco.

“Le differenze tra l’originale e il remake, il 4K, il fotorealismo, il copricapo bonus, ecc. sono tutte mediocri. A chi si rivolgerà questa promozione? Sembra che non stiano facendo abbastanza per trasmettere il fascino dell’opera alla generazione che non conosce Silent Hill”.

Nonostante le critiche, Tsuboyama ha lodato il cambio di prospettiva della telecamera nel remake, affermando che avrà un impatto significativo su molti aspetti del gioco:

“La cosa da notare è il cambio di prospettiva della telecamera. Il cambiamento della telecamera giocabile ha un impatto significativo su molti aspetti, come il combattimento, il design dei livelli, la creazione artistica, ecc. Anche se l’impatto sulla storia può essere relativamente piccolo, cambia notevolmente l’atmosfera del gioco.

Ad essere sincero, non sono soddisfatto della telecamera giocabile di 23 anni fa. La profondità e l’angolazione erano limitate dal carico di elaborazione. Era un processo continuo di duro lavoro che non veniva premiato. Ma questo era il limite.

La visuale dall’alto aggiunge sicuramente un senso di realismo. In altre parole, mi fa venire voglia di provare a giocare al remake ancora più coinvolgente di Silent Hill 2”.