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Romero Games smentisce la chiusura: “Diversi publisher interessati al nostro FPS”

di: Luca Saati

Nelle ultime ore, Romero Games – lo studio fondato da John e Brenda Romero – è tornato sotto i riflettori dopo le pesanti ristrutturazioni di Microsoft che hanno colpito vari team partner. Contrariamente a quanto riportato da alcune fonti, il team ha però smentito ufficialmente di aver chiuso i battenti.

La scorsa settimana Romero Games aveva confermato la cancellazione del suo sparatutto ancora non annunciato, dopo che un publisher – inizialmente non specificato, poi identificato in Microsoft – aveva ritirato l’accordo di pubblicazione. Successivamente, un dipendente aveva affermato che “l’intero studio” sarebbe stato licenziato a causa di questo improvviso dietrofront, una versione dei fatti confermata da una seconda fonte anonima in un report pubblicato da The Journal.

In una nuova dichiarazione ufficiale, Romero Games ha però voluto chiarire la situazione, respingendo le voci di una chiusura imminente e rivelando di essere già stata contattata da “diversi publisher” interessati a salvare il progetto.

“Vogliamo affrontare i recenti report sullo stato di Romero Games. Alcune delle informazioni circolate sono inaccurate, ed è importante fare chiarezza.
Il finanziamento per il nostro progetto è stato ritirato e il gioco è stato cancellato. A causa di accordi di riservatezza, non possiamo rivelare l’identità del publisher, anche se alcuni potrebbero dedurlo da informazioni pubbliche. Di conseguenza, siamo costretti a rivalutare l’intero organico del nostro studio.”

Romero Games prosegue assicurando che non ha chiuso e che sta facendo tutto il possibile per evitarlo:

“Romero Games non è chiuso, e stiamo facendo tutto il possibile affinché non accada. Qualsiasi affermazione contraria è semplicemente falsa. Siamo stati in studio anche oggi per discutere i prossimi passi con il team.
Diversi publisher ci hanno contattato per aiutarci a portare a termine il gioco, e stiamo attualmente valutando queste opportunità. Ringraziamo tutti per il supporto e condivideremo nuovi aggiornamenti appena possibile.”

Nel frattempo, parlando con The Journal, un membro anonimo dello studio ha descritto la situazione come “uno shock enorme”:

“Abbiamo avuto riunioni con il publisher il giorno prima che accadesse tutto questo, e non ci fu alcun accenno. Sembrava una possibilità molto lontana. Il gioco era già in uno stato di sviluppo piuttosto avanzato.”