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Rohde: Sony “si prende un sacco di rischi”

Le nuove IP "sono tutto tranne che una sicurezza"

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Secondo Scott Rohde nessun altro publisher al mondo si occuperebbe di progetti come The Last of Us e Beyond: Two Souls al giorno d’oggi.

Scott Rohde è il capo dello sviluppo di prodotti software per la compagnia e parlando a Gamespot ha utilizzato The Unfinished Swan, Beyond: Two Souls, The Last of Us, God of War: Ascension, Wonderbook e Sound Shape come esempi dei modi in cui Sony incoraggia l’innovazione:

La nostra conferenza stampa sarebbe potuta essere lunga il doppio, perchè abbiamo molti contenuti che avremmo potuto mostrare, ma semplicemente non abbiamo avuto il tempo per mostrarli tutti.

Queste sono tutte innovazioni che altre compagnie avrebbero avuto paura di abbracciare, credo. Questo perché l’innovazione è il primo punto per PlayStation.

Provocato sul fatto che Beyond e The Last of Us non differiscano realmente da altre produzioni di successo di Sony come Heavy Rain ed Uncharted, Rohde insiste che invece è così:

Se riesci a trovare un altro editore nell’industria [videoludica] che vorrebbe creare dal nulla Beyond, mi piacerebbe conoscere quel publisher. Sono convinto che [Beyond] è lontano dall’essere ‘sicuro’ come potrebbe sembrare.

Heavy Rain stesso non era un titolo ‘sicuro’. Ed il farlo un’altra volta, con una storia completamente diversa, un grosso investimento ed il coinvolgimento di Hollywood, per innovare realmente quel genere che molti esponenti dell’industria [videoludica] nemmeno prenderebbero in considerazione, penso sia tutto tranne che ‘sicuro’.

E riferendoci a quello che stanno facendo i Naughty Dog, quando sento la parola ‘sicuro’  la riferisco a Uncharted 4, Uncharted 5, Uncharted 6, Uncharted 7. Per uno sviluppatore di quel calibro, in questa fase avanzata del ciclo della piattaforma, introdurre una IP totalmente nuova per un pubblico differente, il che significa passare da una classificazione per ragazzi ad una per adulti, penso sia tutto tranne che ‘sicuro’. Credo davvero che ci stiamo prendendo un sacco di rischi per questi titoli.