
Retroscena su Project 8, il videogioco cancellato dal team di Frostpunk e The Alters
di: Luca SaatiAlla fine dello scorso dicembre, il team polacco 11 bit studios, noto per titoli come This War of Mine e la serie Frostpunk, ha annunciato la cancellazione di un progetto in sviluppo da anni: Project 8. Si trattava di un gioco pensato per console e in lavorazione sin dal 2018, con un investimento complessivo vicino ai 10 milioni di sterline. Fino ad oggi, le uniche informazioni ufficiali lo descrivevano come un titolo “narrativo, ricco di storia”. Ma solo adesso, grazie a un report di Eurogamer, possiamo farci un’idea più chiara di cosa fosse davvero Project 8 — e del motivo per cui non ha mai visto la luce.
Il progetto rappresentava una svolta radicale per 11 bit studios, che fino ad ora si era concentrato su strategici cupi e pieni di dilemmi morali. Invece, Project 8 era un action in terza persona ambientato in un mondo fantasy colorato, dai toni molto più leggeri e artistici. Alla base, però, c’era un tema profondo: il gioco avrebbe dovuto accompagnare il giocatore attraverso le cinque fasi del lutto dopo la perdita di una persona cara.
Nel gameplay, si impersonava un personaggio snello, dalla pelle pallida e lunghi capelli scuri, il cui corpo era in parte avvolto da una sorta di benda magica usata anche come arma. Era presente una fionda per distrarre e danneggiare i nemici, in stile A Plague Tale, e l’azione puntava più sulla stealth e sull’esplorazione ambientale piuttosto che sul combattimento diretto. I mondi erano pieni di obelischi fluttuanti, enigmi ambientali, piante giganti e creature misteriose. Il risultato ricordava, a tratti, titoli come Prince of Persia, Rime, Hellblade e il recente South of Midnight.
Tuttavia, il sogno si è infranto. Come racconta il CEO Przemysław Marszał, tutto è iniziato nel 2018, dopo il grande successo di Frostpunk. Il team, forte dei ricavi di This War of Mine e Frostpunk, si è lanciato in una rapida espansione, passando da 90 a quasi 280 dipendenti.
“Abbiamo avuto troppa fiducia. Pensavamo di poter creare un gioco totalmente diverso, con una nuova squadra e un tema complesso. Ma fare giochi non è facile. Anzi, è una cosa maledettamente difficile.”
La difficoltà principale? Tradurre emozioni astratte come negazione, contrattazione o accettazione in esperienze di gameplay. E non è un caso se Marszał, alla scoperta che anche Rime aveva trattato lo stesso tema, ha ammesso quasi con sollievo: “Bene a sapersi”.
Oltre alla sfida concettuale, anche il gameplay stealth ha posto grossi ostacoli: creare meccaniche d’elusione divertenti e coinvolgenti si è rivelato più arduo del previsto. Al momento della cancellazione, esistevano solo un prologo e il livello legato alla negazione. Il resto? Ancora tutto da costruire. E con l’ennesimo ritardo all’orizzonte — un altro anno, forse due — 11 bit studios ha dovuto fare i conti con la realtà.
“Abbiamo capito che avremmo speso altri milioni per qualcosa che forse non avrebbe mai funzionato. Il mercato è cambiato. I giochi narrativi come Hellblade o A Plague Tale non attirano più l’interesse di un tempo. Costi in crescita, margini in calo… il rischio era troppo alto.”
La decisione è stata presa: Project 8 è stato cancellato e 18 persone sono state licenziate.
“È stato doloroso, una delle decisioni più dure della nostra carriera.”
Ora il 2025 si presenta come un anno di svolta per lo studio. L’obiettivo è recuperare credibilità con l’uscita di The Alters prevista per giugno e con l’attesissimo Frostpunk 2, che ha già sofferto di ritardi. È anche l’anno in cui 11 bit dovrà rivelare i suoi nuovi progetti — incluso una possibile nuova IP — e dimostrare che la riorganizzazione interna è servita davvero a qualcosa.
- Frostpunk 2 uscirà in Estate su console
- The Alters, confermata la data d’uscita: sarà disponibile dal 13 giugno
https://x.com/eurogamer/status/1912461382856884474