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Resident Evil: Revelations – Capcom spiega l’assenza del porting per Vita

Differenze di architettura alla base dell'esclusione

di: Simone Cantini

All’annuncio di un remake multipiattaforma di Resident Evil: Revelations molti erano rimasti sorpresi nell’apprendere dell’esclusione di PS Vita dal novero di console interessate. La natura portatile del titolo, difatti, lasciava presupporre che una nuova iterazione mobile dell’episodio fosse quanto mai scontata. A fare chiarezza sui motivi di questa assenza ci ha pensato Mike Lunn, product manager di Capcom, attraverso le pagine del PlayStation Blog statunitense. Queste le parole di Lunn:

Quando abbiamo iniziato a sviluppare Revelation su altre piattaforme, il nostro obiettivo era quello di affinare l’esperienza affinchè si adattasse perfettamente a degli schermi più grandi, al suono surround e cose similari. Simili elementi aiutano i giocatori ad immergersi ancora più profondamente all’interno dell’orrore e a godere pienamente del gioco.

Le infrastrutture di 3DS e Vita, per non parlare delle modalità di sviluppo, sono profondamente differenti. Persino i due schermi differiscono tra loro, sia per risoluzione che per funzionalità.

Questa la spiegazione data da Lunn in merito alla defezione della piattaforma mobile Sony, spiegazione che lascia aperto lo spazio a molti dubbi riguardo a questa scelta: le differenzei di programmazione e le architetture di PS3, Xbox 360 e Wii U sono di sicuro molto differenti da quelle del 3DS. Che la scelta sia dovuta alle fiacche vendite di Vita? Vero è che se le case produttrici non inizieranno a supportare seriamente la piccola di casa Sony difficilmente sarà possibile risollevare una simile situazione.