
Resident Evil 9 è nato come un gioco multiplayer open world, rivela noto insider
di: Luca SaatiNuove indiscrezioni su Resident Evil 9 gettano luce su quella che sarebbe stata la sua concezione originale: un gioco multiplayer open world. A riportarlo è il noto insider DuskGolem, che ha condiviso dettagli inediti sulla genesi del nuovo capitolo della saga horror di Capcom.
DuskGolem ha chiarito alcuni rumor ritenuti falsi — tra cui la presunta presenza di un “Wendigo nativo americano sotto la Luna Rossa” e del “Goat Man con Jill in ospedale” — definendoli semplicemente “spazzatura”.
Lo sviluppo di Resident Evil 9 sarebbe iniziato all’inizio del 2017, poco dopo l’uscita di Resident Evil 7. Dato che quest’ultimo, pur acclamato dalla critica, non avrebbe soddisfatto completamente le aspettative di vendita interne a Capcom, il team avrebbe inizialmente deciso di cambiare rotta per il seguito. L’idea era quella di realizzare un grande gioco multiplayer open world, con protagonisti Leon e Jill su un’isola fittizia ispirata a Singapore.
Tuttavia, questa visione iniziale non è sopravvissuta alla fase di reboot: con l’uscita di Resident Evil Village nel 2021, Capcom avrebbe ristrutturato profondamente RE9, pur mantenendo alcuni elementi originali, come Leon nel ruolo di protagonista.
Già lo scorso anno DuskGolem aveva anticipato che Resident Evil 9 sarebbe stato ambientato su un’isola tropicale modellata su Singapore e che sarebbe stato un titolo open world sviluppato con il RE Engine. L’aspetto multiplayer, però, è una novità emersa solo ora.
L’insider sostiene inoltre che il gioco verrà quasi certamente rivelato nel 2025, con un lancio previsto per il 2026. Capcom avrebbe già rimandato RE9 due volte, ma sembra convinta di non doverlo rinviare ulteriormente. Non è chiaro, però, se l’annuncio avverrà durante l’anno fiscale 2025 o 2026.
Di recente, Capcom ha persino accennato a RE9 in un video promozionale di Resident Evil 4, alimentando ulteriormente l’hype dei fan.
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