
Rematch era in sviluppo da prima di Sifu, Sloclap non ha voluto copiare Rocket League e FIFA
di: Luca SaatiRematch, il videogioco calcistico che ha conquistato pubblico e critica, rappresenta una svolta sorprendente per Sloclap, team noto per i suoi intensi giochi d’azione corpo a corpo. Eppure, secondo quanto dichiarato dal direttore creativo Pierre Tarno in un’intervista a Edge, la decisione di sviluppare Rematch risale a molto prima del lancio di Sifu.
Per chi non conoscesse il passato dello studio, Sifu è un action game basato sulle arti marziali e caratterizzato da un peculiare sistema di invecchiamento del personaggio. Il gioco è stato un successo commerciale — oltre un milione di copie vendute nel primo mese — e sembrava il seguito naturale di Absolver, altra produzione kung-fu-oriented dello studio.
Nonostante l’apparente cambio radicale di genere, Tarno spiega che Rematch era già nei piani.
“La domanda non è stata: ‘Sifu ha funzionato bene, cosa facciamo dopo?'”
Al contrario, un piccolo team stava già prototipando Rematch quasi un anno prima dell’uscita di Sifu. Le origini del progetto risalgono addirittura al 2021, subito dopo la conclusione di Absolver, ma all’epoca lo studio era troppo piccolo per gestire due giochi in parallelo, e così Rematch venne momentaneamente accantonato.
Nonostante il cambio di ambientazione, Rematch mantiene l’impronta fisica e dinamica che ha caratterizzato le precedenti opere di Sloclap. Per Tarno, il cambiamento è parte dell’identità del team:
“Inseguire le scelte sicure è una condanna a morte. I giocatori sono alla ricerca di esperienze nuove e originali.”
Pur riconoscendo la forza di colossi come FIFA e Rocket League, il team non ha mai avuto intenzione di copiarli:
“Questi giochi sono dei giganti nei rispettivi campi, e fanno quello che fanno in modo eccellente. Noi volevamo semplicemente proporre qualcosa di diverso.”