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Phil Spencer parla di Halo e della realtà virtuale

Le speranze di Phil Spencer su Halo e sulla realtà virtuale

di: Luca Saati

In una recente intervista, Phil Spencer, capo della divisione Xbox, ha parlato del franchise di Halo e della realtà virtuale. Per quanto riguarda il brand esclusivo Xbox, Spencer si è detto sicuro che, se trattato e commercializzato nel modo giusto, potrebbe durare anche per altri 20 anni. Si tratta infatti di un franchise unico rispetto agli altri FPS che può vantare una trama importante e personaggi universalmente riconosciuti.

“I giocatori conoscono Master Chief e Cortana. Non tutti gli altri FPS hanno un legame così stretto con i personaggi.”

Spencer paragona quindi Halo a Spider-Man e Star Wars:

“Non voglio che il brand sia sfruttato troppo, potenzialmente è un franchise che tra 20 anni potrebbe essere simile a Star Wars o Spider-Man. Penso che abbia le ossa adatte per poter durare così tanto ma dipenderà da noi, dovremmo riuscire a gestire il marchio con attenzione.”

Qualche parola è stata spesa anche per Halo 5: Guardians, nuovo capitolo della saga disponibile dal 27 Ottobre in esclusiva Xbox One. Spencer è sicuro che non si ripeteranno i problemi avuti al lancio da The Master Chief Collection.

“343 Industries è stata profondamente colpita dai problemi riscontrati.”

A tal proposito, Spencer ha citato il lancio di Rare Replay, Gears of War: Ultimate Edition e Forza Motorsport 6 il cui lancio non ha avuto problemi.

“La lezione dell’anno scorso è stata imparata da tutti. Ci sono sempre problemi qua e la ma gli ultimi lanci sono andati bene. Sempre più team si stanno sfrozando per assicurarsi di realizzare un debutto ottimo per gli utenti e ciò è molto bello da vedere.”

Infine Spencer ha parlato della realtà virtuale. Le speranze del capo della divisione Xbox One è che il futuro dei videogiochi non si limiti all’uso di visori per la realtà virtuale.

“La VR è capace di offrire grandi esperienza ma io amo giocare in salotto con i miei bambini. Mi piace quando le persone si ritrovano davanti alla televisione e si divertono con quanto accade su schermo. È il tipo di divertimento che i videogiochi ci hanno sempre donato.”

Secondo Spencer queste interazioni potrebbero comunque accadere grazie a un sistema di visori connessi tra loro.

“Ma secondo me sarebbe brutto se tutti i videogiochi diventassero fruibili solo indossando una periferica sugli occhi e le cuffie, isolando gli utenti da ciò che avviene all’esterno. Per alcune esperienze la realtà virtuale è perfetta, ma mi piace troppo quando mi unisco con qualcuno che ad esempio gioca a Mario e iniziamo a discutere di come superare i livelli ridendo e mangiando patatine. Questa è la vera base del gaming.”