Phantom Dust – Un insider svela i retroscena che hanno portato al cambio di sviluppatori

Dello sviluppo travagliato di Phantom Dust vi abbiamo già parlato nelle scorse settimane. Il titolo ha cambiato team di sviluppo con Darkside Games che ha visto molti dei suoi sviluppatori abbandonare la software house. Il portale Kotaku avrebbe rivelato alcuni retroscena che hanno portato l’abbandono di Darkside Games al progetto grazie a una fonte anonima che afferma di essere proprio un ex-sviluppatore del videogioco. 

In pratica i problemi di Microsoft e Darkside Games sono iniziati all’E3 2014. All’evento losangelino è statmo mostrato il trailer del gioco senza che gli sviluppatori ne fossero a conoscenza. Lo sviluppo era alle fasi iniziali e quell’annuncio ha scioccato la software house perchè nel video non era incluso nessun asset realizzato da loro.

“Non sapevamo che l’avrebbero mostrato al pubblico. Ci hanno detto ‘date un’occhiata alla conferenza all’E3’. Eravamo riuniti tutti in salotto a guardare la TV con una Xbox e all’improvviso ecco il trailer in CG da due minuti. Inizialmente eravamo sopresi in positivo, ma successivamente ci siamo resi conto che non non avevano utilizzato nessuno dei nostri asset, né dei card pack, niente di niente. In pratica quanto mostrato non aveva nulla a che fare con il gioco che stavamo sviluppando. Non sapevamo ciò che sarebbe successo, abbiamo pensato ‘Cavoli, ora i fan si aspettano personaggi fatti in quel modo, ma non è così che stiamo lavorando’.”

Gli sviluppatori si sono sentiti sfiduciati. Lo sviluppo è iniziato due mesi dopo l’E3 2014 di Los Angeles. Microsoft ha però cominciato a fare richieste sempre più frequenti alzando fino al punto in cui il team non avrebbe mai potuto soddisfarle, considerato il budget di cinque milioni di dollari.

“Ci chiedevano di fare certe cose in fretta e noi continuavamo a rispondere che era impossibile con quel budget. Dopo aver speso due milioni, Microsoft ha deciso di fermare i lavori per evitare ulteriori perdite.”

Darkside Games ha quindi rischiato la chiusura con l’abbandono di quasi tutti gli sviluppatori. Adesso una piccolissima parte è impegnata in piccoli progetti.