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Nintendo Switch 2: il prezzo negli USA potrebbe aumentare a causa dei dazi, per un analista

di: Luca Saati

Dopo aver annunciato ufficialmente il prezzo di lancio di Nintendo Switch 2 a 449,99 dollari, Nintendo è rimasta in silenzio riguardo le nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti, che potrebbero impattare sensibilmente il costo della console sul mercato americano. Di conseguenza, l’azienda ha messo in pausa i preordini della console, che sarebbero dovuti partire durante il weekend.

Il motivo della possibile revisione del prezzo è legato al fatto che la produzione di Nintendo Switch 2 avviene in Vietnam, Paese su cui gli Stati Uniti hanno applicato una tariffa del 46%, che andrebbe a incidere pesantemente sui costi di importazione.

Attualmente, alcune tariffe verso determinati Paesi sono state sospese, ma la Switch 2 resta comunque soggetta a una tariffa del 10%. Secondo un’analisi riportata da Bloomberg, Robin Zhu di Bernstein afferma che Nintendo potrebbe mantenere il prezzo di 449,99 $ assorbendo il colpo sul margine di profitto. Tuttavia, in caso di applicazione della tariffa del 46%, Zhu prevede un aumento di prezzo tra i 50 e i 100 dollari.

“Nintendo probabilmente terrà il prezzo a 450 $ e assorbirà la perdita con la tariffa al 10%. Ma con una tariffa del 46% dal Vietnam, mi aspetto che aumentino il prezzo tra i 50 e i 100 dollari.”

Anche gli ex PR Nintendo Kit Ellis e Krysta Yang si sono espressi sull’argomento, affermando che Nintendo potrebbe trarre grande vantaggio in termini di reputazione scegliendo di non aumentare il prezzo, “mangiandosi il costo” per favorire i fan.

“Possono farlo, possono permetterselo. Non avrebbe un impatto enorme su di loro.  Con i prezzi alti di giochi come Mario Kart World, Nintendo ha già perso molta fiducia da parte dei fan. Un gesto come questo aiuterebbe a ristabilire un po’ di buon rapporto.”