Ninja Theory svela nuove informazioni di Hellblade
La parola a Dominic Matthews
di: Luca SaatiTramite le pagine del Playstation Blog, Dominic Matthews, responsabile sviluppo di Hellblade, ha svelato nuove informazioni sul gioco esclusivo per PS4 di Ninja Theory.
“Stiamo cercando di produrre un gioco dallo spirito indie, ma con valori di produzione da tripla A. Per questo possiamo assumerci rischi creativi.
Stiamo trattando l’argomento della salute mentale con il dovuto rispetto. I film, la televisione, l’arte e la letteratura hanno sempre affrontato temi scottanti, ma è una cosa che i giochi tendono a non fare, e se lo fanno non è sempre in maniera positiva. Non ci proponiamo di essere educativi, ma se riusciamo a tracciare un ritratto fedele e veritiero della malattia mentale di Senua, magari qualcuno la capirà un po’ meglio.
Vogliamo realizzare un prodotto che sia accurato e specifico riguardo a Senua, ma che allo stesso tempo soddisfi le esigenze dei nostri appassionati, cioè quello per cui siamo famosi: combattimenti, un peculiare stile artistico e storie profonde. Innanzitutto deve essere un gioco divertente e coinvolgente.
Credo che ci siano somiglianze tra Senua e alcuni precedenti personaggi di Ninja Theory, ma volevamo creare un protagonista eroico e memorabile di per sé.
Senua possiede un’arma e tutte le sue mosse sono disponibili fin dall’inizio. Dipende dai giocatori scoprirle, apprenderle e carpire tutte le peculiarità dello stile di combattimento di Senua. È una guerriera celtica che combatte contro un clan vichingo, per cui questo è ciò che sa fare meglio: è una combattente nata! È una battaglia senza sosta.
Vogliamo che ogni battaglia sembri importante. Non vi faremo lottare contro semplice carne da macello: il combattimento è profondo e complesso e a ogni scontro dovrete ragionare sulla migliore strategia da seguire, non semplicemente tenere sotto controllo una massa.
La trama si dipana in un periodo storico in cui le isole Orcadi furono invase dai Vichinghi, che sterminarono i Celti Pitti. Senua è una sopravvissuta a quell’invasione e la storia è basata sul suo scendere a patti con quella violenza e sul trauma che quell’evento le ha causato.
Gli scontri di gioco e la violenza in cui Senua è coinvolta non sono il risultato della sua salute mentale: tutti i dettagli della storia rappresentano la sua realtà, con la quale deve imparare a convivere.”